Chi mi segue su fb sa che nell'ultimo periodo sono stata impegnata nella preparazione di un esame di filosofia teoretica: per una che non ha mai fatto filosofia in vita sua, tantomeno studiato greco, approcciare con i ragionamenti sull'uomo e sull'universo, studiando su testi complessi e talvolta astrusi, tra i quali Platone e Freud, non è stata proprio una passeggiata; ho pensato tante volte che non ce l'avrei mai fatta!
L'ho sognato, come di consueto, almeno 4-5 volte prima di affrontarlo nella realtà.
Fino a mezzo secondo prima di sedermi davanti al professore, con assistente al fianco in religiosa filosofica contemplazione, avevo in testa una grande confusione, nonostante le tante ore di studio e una levataccia per ripassare tutto un'ultima volta.
La prima domanda. Inizio a rispondere con la voce tremula, e tutto sembra improvvisamente schiarirsi.
Rispondo alle domande, una dopo l'altra.
In 20 minuti finisco l'esame - alle superiori, per un'interrogazione, da sola e su 5 libri insieme, probabilmente sarei svenuta come una pera dopo i primi due minuti!
Il professore si congratula, si consulta un attimo con l'assistente e mi dice: "Sono molto soddisfatto del suo esame, per me merita 30 e lode".
Incredula, con la voce ancora tremula, e gli occhi sgranati, chiedo se non stesse scherzando.
Beh, non stava scherzando!! :D
Tornata a casa, leggera e sollevata, nonchè decisamente soddisfatta, decido di scaricarmi mettendo le mani in pasta.
Qualche giorno prima, mentre stavo facendo una pausa,
Eleonora ha pubblicato la foto di una stupenda torta: base al cioccolato, crema di farcitura rosa, glassa a specchio e degli splendidi macarons rosa nel girotorta e come topper. Rimango estasiata di fronte a quella celestiale visione. Indago un pò e scopro il
suo blog, e spulciando ho trovato varie ricette per i macarons.
Li ho fatti due volte, cambiando ricetta ogni volta, e sia per la
prima, che per la
seconda, ho cotto in forno elettrico, a casa dei miei, che dicono essere l'unico a poter cuocere alla perfezione i macarons. Qui a casa mia ho invece un forno a gas, ma la voglia di farli, per scaricare la tensione, era troppa.
Che faccio, rischio??
Leggo e rileggo il suo post, quello dei macarons che mi hanno colpito di più - sarà perchè sono del mio colore preferito? - i
macarons alla lavanda, che è ricchissimo di consigli.
In particolare, che il passaggio fondamentale è il croutage, ovvero l'asciugatura: se i macarons vengono infornati non ancora ben asciutti, si spaccheranno in cottura: cioè quello che è successo a me le precedenti due volte.
Canonicamente basterebbe un'ora di asciugatura, e così avevo fatto in precedenza. Stavolta sono stati ad asciugare 4 ore: la cosa fondamentale, prima della cottura è verificare che si sia formata una pellicola in superficie, e toccandoli con le dita, questi non si attacchino, a quel punto si può infornare.
Un'altra cosa fondamentale è la cottura, ça va sans dire.
Minù consiglia di cuocere, magari per più tempo ad una temperatura inferiore, per preservare i colori. Chi conosce anche solo di nome questi meravigliosi dolcetti francesi, sa che ne esistono di tantissimi colori e gusti, dai delicatissimi colori pastello, alle tinte più forti, farciti con ganache, creme e mousse di ogni tipo.
Quando li ho fatti per
Pasqua, avevo proprio scelto dei colori pastello, rosa e glicine, che in cottura si sono alterati.
Io ho messo il mio forno a gas al minimo, posizionando la leccarda del forno nella parte più bassa in modo da schermare il calore diretto e lasciarlo distribuire uniformemente. Ho cotto circa per 20 minuti, girando la teglia di 180° a metà cottura, aprendo il forno solo dopo che si era già formato il collarino.
Il risultato è stato strepitoso!!!!
Vi riporto la sua ricetta, per 25 macarons di circa 4 cm di Ø (quindi 50 metà) - la ricetta originale prevede lo zucchero aromatizzato, io invece ho optato per un'impasto "universale"
3 albumi sgusciati da almeno 2 giorni e a t.a.
180 gr di zucchero a velo
50 gr di zucchero semolato
140 gr di farina di mandorle
4-5 gocce di succo di limone
poco colorante in gel o in pasta (facoltativo)
Prima di tutto bisogna preparare le polveri: se la farina di mandorle non è molto fine, procedete a tritarla insieme allo zucchero a velo in un mixer, facendo attenzione a non scaldare le lame perchè il calore potrebbe far uscire l'olio contenuto nelle mandorle.
A questo punto dovete setacciare il tutto, almeno due volte, perchè dovrete ottenere una polvere finissima, fondamentale per evitare che si formino grumi.
Nella ciotola della planetaria montate ora gli albumi con il succo del limone, a neve ben soda. Quindi aggiungete lo zucchero semolato in tre volte.
Se volete colorare i vostri macarons, a questo punto dovete aggiungere il colorante.
Adesso, a mano, con una spatola, aggiungere in tre volte le polveri. Il composto si smonterà, non preoccupatevi, è normale.
Ora dovrete rivestire di carta forno due o o tre teglie (dipende dalla loro grandezza). Trasferite il composto in una sac à poche con una bocchetta tonda media.
Formate sulle teglie dei bottoni con il composto, distanziandoli di circa 3 cm, perchè si allargheranno leggermente. Per farli appiattire leggermente, date qualche colpetto sotto la teglia.
A questo punto si lasciano asciugare, per qualche ora, fino al momento della cottura.
Per la farcitura ho utilizzato una crema d'arancia all'acqua, usando
questa ricetta, e sostituendo al succo di limone, il succo d'arancia. Adoro questa crema perchè è senza lattosio, e ha una consistenza e un profumo meraviglioso!
Provatela!!
In alternativa potete usare crema al burro, con varie aromatizzazioni, o ganache.