I gastronomi più esperti e i puristi saranno già inorriditi dopo aver letto il titolo del post. Ma vi giuro che oltre a cambiare il formato di pasta, ho onorato questa ricetta come si conviene!
Non mi sono mai soffermata a pensare alle origini di questa ricetta; eppure l'ho mangiata tantissime volte, e preparata altrettante - il mio fidanzato è un grande estimatore di questo piatto, tanto che per il suo compleanno gliel'ho messa anche sulla torta.
"Si tramanda la provenienza del termine come piatto tipico dei carbonai, per la facile reperibilità e conservazione degli ingredienti. Infatti per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.
La carbonara sarebbe in questo caso l'evoluzione del piatto detto cacio e ova, di origini Laziali e Abruzzesi, che i carbonari usano portare nei loro "tascapane", preparati anche il giorno prima e consumati freddi, con il solo utilizzo delle mani.
È un dato di fatto che la carbonara non è citata nel classico manuale di cucina romana di Ada Boni, edito nel 1930. Il piatto è stato registrato per la prima volta nel periodo immediatamente successivo alla liberazione di Roma nel 1944, quando nei mercati romani apparve il bacon portato dalle truppe angloamericane. Questo spiega anche perché nella Carbonara, a differenza di altre salse come l'amatriciana, pancetta e guanciale vengono riportati spesso come ingredienti equivalenti"
So che molti la preparano con la pancetta, ma per me, non esiste carbonara senza un buon guanciale nostrano, uova fresche, formaggio appena grattugiato e una spruzzatina di pepe.
Rigatoni alla carbonara
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
350 gr di rigatoni (o per assecondare la ricetta originale, spaghetti)
100 gr di guanciale
3 tuorli + 1 uovo intero(se riuscite a prendere uova da galline di campagna, da un contadino di fiducia, ancora meglio)
80 gr di pecorino grattugiato – non avendone in casa ho utilizzato il parmiggiano, se non vi piace il pecorino potete sostituirlo tranquillamente come ho fatto io, oppure fare un mix dei due in proporzioni variabili
Sale e Pepe q.b.
Mettete a cuocere la pasta, e nel frattempo prepariamo il guanciale.
Ho utilizzato il saltapasta ILLA che vi avevo fatto vedere qui che ho trovato fantastico.
Mettete la padella sul fuoco basso e mettete all'interno il guanciale tagliato a pezzetti.
Nel frattempo, rompete le uova in una ciotola, sbattetele e aggiungete un po' di pepe, e il formaggio (lasciatene un po' da parte che aggiungerete dopo). Amalgamate bene.
Quando il guanciale sarà ben cotto, ma non troppo abbrustolito spegnete il fuoco in attesa che la pasta sia cotta.
Quando la pasta à cotta (al dente) mettetela nella padella, aggiungete ancora un pò di acqua di cottura e rimette la padella sul fuoco.
Prendete le uova, dategli un'altra sbattuta e versatele nella padella.
Girate lentamente per far amalgamare bene la salsa con gli spaghetti, aggiungere un po' di pecorino e parmigiano, un altro po' di acqua di cottura e continuate a cuocere, vedrete che si formerà una salsa omogenea.
Togliete la padella dal fuoco, guarnite con un altro po' di formaggio.
Tra un paio di giorni si saprà il verdetto del MT Challenge del mese di Ottobre; ho sbirciato un sacco di volte la loro pagina per guardare tutti i partecipanti e le loro preparazioni e devo dire che sono piacevolmente stupita: non credevo che si potesse prendere un elemento "semplice" come i bigné e trasformarli in qualcosa di così creativo e vario, c'è chi li ha fatti classici, chi salati, chi dolci, e tutti con la loro particolare declinazione e particolari. Non vorrei davvero vestire i panni di coloro che giudicheranno le preparazioni, andrei nel pallone più totale, sono tutti stupendi! Staremo a vedere... :-)