A casa mia sono diventati un must-have.
Li preparo ormai ad occhi chiusi e in grandi quantità per non rischiare mai di rimanere senza.
Sono perfetti per essere congelati e scongelati al bisogno. Si sposano bene sia con ripieni dolci che con ripieni salati. Li vedo benissimo anche per un buffet, sono certa che gli invitati ci andranno a nozze.
Da quando Elena li ha postati sul suo blog l'anno scorso li ho fatti e rifatti. Sono abbonata ormai.
Da quando Elena li ha postati sul suo blog l'anno scorso li ho fatti e rifatti. Sono abbonata ormai.
Su profilo Instagram di Zeta come.. Zenzero (trovate le stories in evidenza) la scorsa settimana abbiamo iniziato a parlare di lievito madre, cos'è, quali e quanti tipi ce ne sono, come si crea e si mantiene.
Il mio lievito madre ha compiuto da poco 7 anni. C sono stati periodi in cui l'ho un po' trascurato, dimenticandomelo in frigo per settimane e settimane, e lui nonostante la mia incuria mi ha sempre ripagato bene.
Non raccomando di dimenticarvelo come ho fatto io, ed è bene che non sia un'abitudine, ma c'è da dire che un lievito maturo può essere, a volte, "trascurato" e torna comunque in forma con una serie di rinfreschi ravvicinati. Non posso dire lo stesso, ahimè, per un lievito giovane, che necessita di molte attenzioni. I miei lettori più datati ricorderanno che quando ho dato vita al mio lievito attuale ero al mio terzo tentativo, dopo due miseri fallimenti.
La prima volta a causa della ricetta/procedimento.
La seconda della mia incostanza.
Non raccomando di dimenticarvelo come ho fatto io, ed è bene che non sia un'abitudine, ma c'è da dire che un lievito maturo può essere, a volte, "trascurato" e torna comunque in forma con una serie di rinfreschi ravvicinati. Non posso dire lo stesso, ahimè, per un lievito giovane, che necessita di molte attenzioni. I miei lettori più datati ricorderanno che quando ho dato vita al mio lievito attuale ero al mio terzo tentativo, dopo due miseri fallimenti.
La prima volta a causa della ricetta/procedimento.
La seconda della mia incostanza.
Quindi, tutta questa premessa per dirvi che, il lievito madre, sia solido che li.co.li., è una creatura meravigliosa che vi regala grandissime soddisfazioni, ma di cui dovete prendervene cura come fareste con un animale domestico.
E' proprio grazie al lievito madre che ho trovato la motivazione giusta per tornare su questi schermi e soprattutto grazie ad Elena, la mia spacciatrice di ricette preferita. Indovinate di chi è la ricetta di questi panini stratosferici?
Panini soffici all'olio d'oliva con lievito madre
250g di farina di grano tenero tipo 0
130g di latte
50g di pasta madre rinfrescata (o stessa quantità di li.co.li.)
20g di zucchero
4g di sale fino
130g di latte
50g di pasta madre rinfrescata (o stessa quantità di li.co.li.)
20g di zucchero
4g di sale fino
20g di olio evo
in più ci occorrerà
1 tuorlo
qualche cucchiaio di latte
Potete impastare a mano, come fa d'abitudine Elena, oppure fare tutto in planetaria montando il gancio impastatore.
Iniziate con intiepidire il latte, quindi riunitelo in una ciotola e scioglietevi dentro il lievito insieme allo zucchero. Aggiungete il sale.
Quando i liquidi sono bene incorporati e il lievito è completamente sciolto aggiungo la farina. A seconda del lievito che andrete ad utilizzare potreste aver bisogno di aggiungere qualche grammo in più di liquido; regolatevi con la consistenza finale dell'impasto che dovrà essere sodo, non appiccicoso e non eccessivamente duro.
Potete impastare a mano, come fa d'abitudine Elena, oppure fare tutto in planetaria montando il gancio impastatore.
Iniziate con intiepidire il latte, quindi riunitelo in una ciotola e scioglietevi dentro il lievito insieme allo zucchero. Aggiungete il sale.
Quando i liquidi sono bene incorporati e il lievito è completamente sciolto aggiungo la farina. A seconda del lievito che andrete ad utilizzare potreste aver bisogno di aggiungere qualche grammo in più di liquido; regolatevi con la consistenza finale dell'impasto che dovrà essere sodo, non appiccicoso e non eccessivamente duro.
Sia che procediate a mano che in planetaria lasciate riposare l'impasto per 10 minuti.
Trascorso il tempo di riposo iniziamo ad incorporare l'olio. All'inizio sembrerà che l'impasto non riesca ad assorbirlo e tenderà a slegarsi, voi non demordete e continuate a lavorarlo. Dopo qualche minuto sarà perfettamente incorporato e quando l'impasto risulterà liscio e non più lucido possiamo smettere di lavorarlo.
L'impasto deve riposare coperto per 2 ore a 26° (va benissimo in forno spento, con la luce accesa).
Dopo 2 ore ribalto l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e stagliatelo in 5 pezzi. Stendete ogni pezzo con il mattarello formando una striscia lunga 20 cm e larga 6-7 cm e arrotolate poi ogni striscia su se stessa per la lunghezza formando, cito testualmente, "rotolini stretti e cicciottosi" che vado poi ad adagiare su una teglia rivestita da carta forno ben distanziati tra loro.
Prima dell'ultima lievitazione |
Coprite la teglia con pellicola e mettete i panini a nanna per 8 ore a 4-5°C - in frigo va benissimo. Dopo 8 ore riporto la teglia a temperatura ambiente e lascio lievitare per altre 3 ore.
Dopo l'ultima lievitazione, appena prima di infornare |
Quando raddoppiano di volume li spennello di un composto di latte e tuorlo e sono pronti per essere infornati a 220° per 10 minuti, quindi abbassiamo la temperatura a 200° e proseguiamo la cottura per altri 10 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
Potete congelarli una volta freddi e scongelarli all'occorrenza. Se avete come un microonde con il programma bread defrost torneranno come appena sfornati!
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