Magari pure sporco e polveroso, ma con quel fascino da bello e dannato che avevano solo i cowboy dei migliori western della storia del cinema.
Prima una torta texana e ora vaneggio di cowboy.. no! non sono impazzita, se è questo che vi stavate chiedendo. ^^
La sfida dell'emmetici questo mese ci porta nuovamente oltreoceano, dove due mesi fa avevamo scoperto e conosciuto la red velvet (qui e qui le mie due versioni); questa volta scopriamo forse uno dei piatti più celebri della cucina americana: il chili con carne, proposto da Ann di Blog2food, la vincitrice della sfida sulla fideuà.
La ricetta è semplicissima, carne, salsa chili e spezie: stop! La cottura è lunga, perchè è comunque uno stufato, e dovrete far riposare la carne diverse ore prima di servirla - Ann dice anche di prepararla il giorno prima - e dovete abbinarci un buon contorno e un ottimo pane, perchè mica vorrete che quel sughino li vada perduto eh?!
Io in questo piatto ho ritrovato molti dei sapori della mia infanzia (che se non ci fosse l'emmetici a farci scoprire e riscoprire certe cose, ma noi dell'MTC Worldwide fan club, come faremmo??!)
Non sono mai stata negli USA da piccola, nel caso ve lo chiedeste, ma ho ritrovato un pò di me in ognuno di questi elementi.
Innanzitutto la carne stufata, "volgarmente" chiamato spezzatino: il procedimento e gli ingredienti sono diversi, ma il sapore, il sughino avvolgente, e la carne così tenera che si scioglie in bocca, quelli sono prerogative dello spezzatino di mamma Luigina!
Secondo elemento: le patate. Oggi usiamo spesso e volentieri le patate in busta, per il purè, perchè si corre sempre e non si ha tempo per fare le cose con tutti i santi crismi - per lo meno sette volte su dieci - ma quando ero piccola e questi preparati non esistevano, ogni volta che mia madre metteva a lessare delle patate per farci il purè per cena, era una vera festa. Una morbidezza e un sapore unico, molto simile in verità a queste patate alla panna acida.
Terzo elemento: il pane di granturco. Ogni volta che si andava in gita al mare facevamo sempre la stessa strada, quella che da Antrodoco va verso Posta, e transita per un paesino chiamato Acquasanta Terme - nelle Marche, a una ventina di km da Ascoli Piceno. In quel piccolo paesino, c'è un forno che fa il più buono pane di granturco che io abbia mai mangiato: guai se ad ogni passaggio non prendevamo un paio di pagnotte di quel pane - che la maggior parte delle volte era appena sfornato, ancora caldo - una da mangiare subito, e una da riportare a casa - una vera goduria per le papille gustative. In questo pane, fatto seguendo la ricetta di Martha Stewart, ho ritrovato non solo la stessa fragranza, ma anche la stessa consistenza, umida e leggermente sbriciolosa di quel pane.
Dopo aver provato la Plum & Pinon streusel cake e questo meraviglioso chili, ribadisco il concetto che se in Texas si mangia così bene, io voglio andarci!!
Chili, sour cream mashed potatoes & classic cornbreadPrima una torta texana e ora vaneggio di cowboy.. no! non sono impazzita, se è questo che vi stavate chiedendo. ^^
La sfida dell'emmetici questo mese ci porta nuovamente oltreoceano, dove due mesi fa avevamo scoperto e conosciuto la red velvet (qui e qui le mie due versioni); questa volta scopriamo forse uno dei piatti più celebri della cucina americana: il chili con carne, proposto da Ann di Blog2food, la vincitrice della sfida sulla fideuà.
La ricetta è semplicissima, carne, salsa chili e spezie: stop! La cottura è lunga, perchè è comunque uno stufato, e dovrete far riposare la carne diverse ore prima di servirla - Ann dice anche di prepararla il giorno prima - e dovete abbinarci un buon contorno e un ottimo pane, perchè mica vorrete che quel sughino li vada perduto eh?!
Io in questo piatto ho ritrovato molti dei sapori della mia infanzia (che se non ci fosse l'emmetici a farci scoprire e riscoprire certe cose, ma noi dell'MTC Worldwide fan club, come faremmo??!)
Non sono mai stata negli USA da piccola, nel caso ve lo chiedeste, ma ho ritrovato un pò di me in ognuno di questi elementi.
Innanzitutto la carne stufata, "volgarmente" chiamato spezzatino: il procedimento e gli ingredienti sono diversi, ma il sapore, il sughino avvolgente, e la carne così tenera che si scioglie in bocca, quelli sono prerogative dello spezzatino di mamma Luigina!
Secondo elemento: le patate. Oggi usiamo spesso e volentieri le patate in busta, per il purè, perchè si corre sempre e non si ha tempo per fare le cose con tutti i santi crismi - per lo meno sette volte su dieci - ma quando ero piccola e questi preparati non esistevano, ogni volta che mia madre metteva a lessare delle patate per farci il purè per cena, era una vera festa. Una morbidezza e un sapore unico, molto simile in verità a queste patate alla panna acida.
Terzo elemento: il pane di granturco. Ogni volta che si andava in gita al mare facevamo sempre la stessa strada, quella che da Antrodoco va verso Posta, e transita per un paesino chiamato Acquasanta Terme - nelle Marche, a una ventina di km da Ascoli Piceno. In quel piccolo paesino, c'è un forno che fa il più buono pane di granturco che io abbia mai mangiato: guai se ad ogni passaggio non prendevamo un paio di pagnotte di quel pane - che la maggior parte delle volte era appena sfornato, ancora caldo - una da mangiare subito, e una da riportare a casa - una vera goduria per le papille gustative. In questo pane, fatto seguendo la ricetta di Martha Stewart, ho ritrovato non solo la stessa fragranza, ma anche la stessa consistenza, umida e leggermente sbriciolosa di quel pane.
Dopo aver provato la Plum & Pinon streusel cake e questo meraviglioso chili, ribadisco il concetto che se in Texas si mangia così bene, io voglio andarci!!
Per il chili
800 gr di spezzatino di manzo
4 peperoncini freschi dolci
sale e pepe q.b.
1 cucchiaino di paprika dolce
1/2 cucchiaino di salsa chili (con i peperoncini secchi) per la quale ci occorrono:
10 peperoncini secchi (io 4 peperoncini neri di calabria e 6 peperoncini piccoli)
acqua calda
Per le patate alla panna acida
550 gr di patate
220 gr di latte
70 gr di burro
50 gr di panna acida
sale e pepe q.b.
noce moscata
Per il cornbread - ricetta di Martha Stewart
125 gr di burro fuso
187 gr di farina gialla
125 gr di farina 00
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di lievito per torte salate
1/2 cucchiaino di sale
1 punta di cucchiaino di bicarbonato di sodio
125 ml di latticello (io latte parzialmente scremato)
2 uova medie
Partiamo dalla preparazione della salsa chili a base di peperoncini freschi dolci e quella con i peperoncini secchi.
Per le salse a base di peperoncini ho seguito i consigli di Elena, del blog La cucina di Bucci, pubblicati sul blog dell'MTC.
Iniziamo con quella di peperoncini freschi.
Il procedimento è uguale a quello per fare i peperoni arrostiti; accendiamo il forno a 220°, pulite i peperoncini con un panno leggermente inumidito, se sono molto sporchi. Disponeteli in una teglia rivestita con carta forno e infornate per 10-20 minuti girandoli di tanto in tanto, finchè la pelle non diventerà nera in più punti. A quel punto sfornate, lasciateli riposare o avvolti nella carta d'alluminio o in un sacchetto di plastica per alimenti ben chiuso per 15 minuti circa: questo passaggio faciliterà l'operazione di spellatura.
Spellate, eliminate il peduncolo e i semi, e frullate. La salsa (sia quella di peperoncini freschi, che quella fatta con quelli essiccati) si conserva in frigo per qualche giorno coperta da olio evo, oppure in congelatore per diverso tempo.
Per la salsa chili di peperoncini secchi.
Aprite per il lungo un peperoncino alla volta, eliminate i semi, i filamenti e il peduncolo, quindi mettete i peperoncini puliti in una ciotolina e versatevi sopra acqua bollente fino a coprirli a filo. Lasciate in infusione per 2 ore.
Trascorso il tempo di infusione, scolateli - tenendo da parte l'acqua - e metteteli nel bicchiere del mixer con parte dell'acqua per ottenere una pasta abbastanza densa. Aggiungete se necessario altra acqua per mixare al meglio. Filtrate la pasta con l'aiuto di un setaccio a maglie fine in modo da eliminare ogni buccia e recuperare tutta la polpa.
Una volta che le salse sono pronte possiamo preparare la carne.
In una pentola ampia, dai bordi alti e il fondo spesso ed adatta anche alla cottura in forno mettiamo la carne, la salsa di peperoncini freschi e poca di quella con i peperoncini secchi - che è quella HOT! quindi va dosata in base ai gusti personali - saliamo, pepiamo e aggiungiamo la paprika. A fuoco dolcissimo facciamo cuocere con il coperchio per 1 ora e mezzo, girando di tanto in tanto.
Proseguiamo la cottura della carne in forno preriscaldato a 120° ancora per 1 ora e mezzo, controllando e girando ogni tanto.
Per le patate alla panna acida: lessiamo le patate con la buccia finchè la lama di un coltello entrerà facilmente nella polpa, le scoliamo e quando sono un pò tiepide le spelliamo e le schiacciamo in una ciotola con l'aiuto di uno schiaccia patate. In un pentolino mettiamo a scaldare il latte e il burro insieme. Quando il composto sarà caldo e il burro sciolto lo versiamo nelle patate, amalgamando il composto. Aggiungiamo la panna acida, sale e pepe, e un pizzico di noce moscata in polvere.
Servire calde.
Prepariamo ora il corn bread. Preriscaldiamo il forno a 200° e imburriamo uno stampo quadrato di 15 cm di lato - io uno stampo piccolo da plum cake. Nella ciotola del mixer misceliamo le due farine, il sale, il lievito per torte salate e il bicarbonato di sodio. A parte battiamo le due uova leggermente insieme al latticello (io ho usato il latte). Fondiamo il burro in un pentolino e lo lasciamo intiepidire.
Con il mixer azionato, aggiungiamo la miscela di uova e il burro e lasciamo amalgamare finchè il composto sarà omogeneo: risulterà molto morbido, tranquilli va bene così. Inforniamo e cuociamo per circa 25-30 minuti, finchè, facendo la prova stecchino questo ne uscirà pulito. Questo pane, oltre ad essere straordinariamente buono, umido e profumato, si conserva a temperatura ambiente, avvolto nella pellicola per oltre 3 giorni.
Componiamo ogni piatto con un mestolo di chili di carne, delle patate alla panna acida e una fetta di cornbread. L'ideale sarebbe accompagnarlo con della buona birra artigianale, ma nessuno vi vieta di servire insieme al chili un buon vino rosso.
Per le salse a base di peperoncini ho seguito i consigli di Elena, del blog La cucina di Bucci, pubblicati sul blog dell'MTC.
Iniziamo con quella di peperoncini freschi.
Il procedimento è uguale a quello per fare i peperoni arrostiti; accendiamo il forno a 220°, pulite i peperoncini con un panno leggermente inumidito, se sono molto sporchi. Disponeteli in una teglia rivestita con carta forno e infornate per 10-20 minuti girandoli di tanto in tanto, finchè la pelle non diventerà nera in più punti. A quel punto sfornate, lasciateli riposare o avvolti nella carta d'alluminio o in un sacchetto di plastica per alimenti ben chiuso per 15 minuti circa: questo passaggio faciliterà l'operazione di spellatura.
Spellate, eliminate il peduncolo e i semi, e frullate. La salsa (sia quella di peperoncini freschi, che quella fatta con quelli essiccati) si conserva in frigo per qualche giorno coperta da olio evo, oppure in congelatore per diverso tempo.
Per la salsa chili di peperoncini secchi.
Trascorso il tempo di infusione, scolateli - tenendo da parte l'acqua - e metteteli nel bicchiere del mixer con parte dell'acqua per ottenere una pasta abbastanza densa. Aggiungete se necessario altra acqua per mixare al meglio. Filtrate la pasta con l'aiuto di un setaccio a maglie fine in modo da eliminare ogni buccia e recuperare tutta la polpa.
Una volta che le salse sono pronte possiamo preparare la carne.
In una pentola ampia, dai bordi alti e il fondo spesso ed adatta anche alla cottura in forno mettiamo la carne, la salsa di peperoncini freschi e poca di quella con i peperoncini secchi - che è quella HOT! quindi va dosata in base ai gusti personali - saliamo, pepiamo e aggiungiamo la paprika. A fuoco dolcissimo facciamo cuocere con il coperchio per 1 ora e mezzo, girando di tanto in tanto.
Proseguiamo la cottura della carne in forno preriscaldato a 120° ancora per 1 ora e mezzo, controllando e girando ogni tanto.
Per le patate alla panna acida: lessiamo le patate con la buccia finchè la lama di un coltello entrerà facilmente nella polpa, le scoliamo e quando sono un pò tiepide le spelliamo e le schiacciamo in una ciotola con l'aiuto di uno schiaccia patate. In un pentolino mettiamo a scaldare il latte e il burro insieme. Quando il composto sarà caldo e il burro sciolto lo versiamo nelle patate, amalgamando il composto. Aggiungiamo la panna acida, sale e pepe, e un pizzico di noce moscata in polvere.
Servire calde.
Prepariamo ora il corn bread. Preriscaldiamo il forno a 200° e imburriamo uno stampo quadrato di 15 cm di lato - io uno stampo piccolo da plum cake. Nella ciotola del mixer misceliamo le due farine, il sale, il lievito per torte salate e il bicarbonato di sodio. A parte battiamo le due uova leggermente insieme al latticello (io ho usato il latte). Fondiamo il burro in un pentolino e lo lasciamo intiepidire.
Con il mixer azionato, aggiungiamo la miscela di uova e il burro e lasciamo amalgamare finchè il composto sarà omogeneo: risulterà molto morbido, tranquilli va bene così. Inforniamo e cuociamo per circa 25-30 minuti, finchè, facendo la prova stecchino questo ne uscirà pulito. Questo pane, oltre ad essere straordinariamente buono, umido e profumato, si conserva a temperatura ambiente, avvolto nella pellicola per oltre 3 giorni.
Componiamo ogni piatto con un mestolo di chili di carne, delle patate alla panna acida e una fetta di cornbread. L'ideale sarebbe accompagnarlo con della buona birra artigianale, ma nessuno vi vieta di servire insieme al chili un buon vino rosso.