giovedì 31 ottobre 2013

CUPCAKES ALLA VANIGLIA, UNA RICETTA DA ADOTTARE

Quando una Alessandra in "incognito" ha linkato la sua neonata pagina FB, Ricette orfane, la curiosità è stata tanta. Sono andata subito a sbriciare.

E' uno spazio in cui vengono raccolte "ricette senza fissa dimora, in attesa di adozione". Tra queste, zuppe, antipasti, primi, secondi, e, ça va sans dire, dolci. Dei veri e propri menù da adottare, ricette dalle quali prendere spunto e di cui innamorarsi. 
In pratica succede questo: si sceglie tra le foto delle ricette in attesa di adozione quella che sentiamo più nostra, che ci ispira di più o che ci fa gola tout court, la si riproduce, e si posta la foto nella nostra pagina o sul blog (per chi ce l'ha).
 
Inutile dire che quando ho visto la foto dei cupcakes alla vaniglia, non ho esitato a chiederne l'affido.
 
La ricetta è semplice, precisa nelle dosi ed equilibratissima: promette 12 cupcakes, e ne escono esattamente 12, senza avanzi. Ha una bellissima consistenza, soda, spumosa e soffice. La glassa - meglio nota come frosting quando si parla di cupcakes - è perfetta, ha una consistenza ottima ed è una buona ricetta di base, che volendo si può stravolgere aromatizzandola diversamente (caffé, cacao, arancia, limone ecc).
Non solo l'ho adottata, ma sicuramente la adotterò mooooolte volte. Ogniqualvolta dovrò fare dei cupcakes alla vaniglia.
 
Provateli e verrà voglia di adottarli anche a voi!!
 
Cupcakes alla vaniglia


per le basi

140 g di farina 00
1 pizzico di sale
2 cucchiain di lievito per dolci
120 g di burro morbido
100 g di zucchero
2 uova grandi
5 cucchiai di latte intero
1 punta di cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (o aroma a scelta)

per il frosting

120 g di burro
300 g d zucchero a velo (io ne ho messi 200 g)
1/2 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (o aroma a scelta)
eventualmente colorante, meglio se in polvere

in più ci occorreranno

gocce di cioccolato fondente (o altre guarnizioni a piacere)

Iniziamo dalla base dei cupcakes.

Montare a spuma il burro con lo zucchero, usando le fruste elettriche finchè non diventa bianco e spumoso. Unire le uova, uno alla volta, sempre montando; aggiungere poi la farina setacciata col lievito e il sale, incorporatela con un cucchiaio o con le fruste a bassa velocità, unite il latte e l'aroma e mescolate bene. riempite 12 pirottini per 2/3 e infornate a 180° per 15 minuti.
 
Lasciar raffreddare completamente prima di glassarle.

Per il frosting, o glassa: montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Io uso un barbatrucco: monto prima con il gancio K, finchè il composto è ben morbido e spumoso, quindi monto la frusta, e monto ancora per altri 2 minuti ad alta velocità: questo passaggio aggiuntivo vi fa ottenere una glassa morbidissima, areata e soffice, leggera come panna montata. Infine aggiungete l'aroma scelto - nel mio caso di nuovo vaniglia - e l'eventuale colorante, meglio se in polvere. Lavorate ancora per qualche secondo.

Trasferite il composto in una sac à poche, glassare le cupcakes e riporre in frigo fino a poco prima di servirle.
Crepi l'avarizia, ho completato i cupcakes con una manciata di gocce di cioccolato fondente, ma potete scegliere di lasciarle nature o cospargerle con zuccherini, codettes o anche decorazioni in pasta di zucchero se vi sentite particolarmente ispirati.

Tiratele fuori almeno 10 minuti prima di servirle, così il frosting tornerà a temperatura ambiente e sarà soffice come una nuvoletta.

lunedì 28 ottobre 2013

L'IMPORTANZA DELLA PRIMA COLAZIONE: HEALTY AMERICAN BREAKFAST

Molte persone non fanno colazione. C'è chi va di fretta e non ha tempo, chi pensa di saltare la prima colazione per il bene della dieta evitando di assumere un tot di calorie, chi non riesce a mangiare nulla appena sveglio e magari beve solo un caffè, ecc.
 
Il tema di questo mese del MTC è l'american breakfast, la cui portata principe è l'uovo alla benedict.
Cito Roberta, La valigia sul letto che scrive: "un uovo alla benedict composto da 1/2 english muffin, un uovo in camicia, una fetta di prosciutto o bacon e due cucchiai di salsa olandese, ha circa 260 calorie, 16 g di grassi, 24 g di carboidrati e 21 g di proteine. Certo, ha circa 300 mg di colesterolo, che e' la dose massima giornaliera consigliata, quindi non e' cosa da consumarsi tutti i giorni, ma una volta ogni tanto non fa piu' danno di un piatto di pasta alla carbonara, che ha piu' del doppio delle calorie e piu' o meno la stessa quantita' di colesterolo. Aggiungo che al mattino il consumo di proteine e di una dose di calorie pari almeno al 20% del fabbisogno giornaliero, e' ormai caldamente consigliata da tutti gli esperti di nutrizione. Saltare la colazione fa molto piu' male che mangiarsi uova e prosciutto una volta alla settimana. Mangiate latte, yogurt, cereali, pane integrale, marmellata o miele, se non amate il salato, ma mangiate!!".

E' importantissimo fare colazione. Che questa sia dietetica, americana, ipercalorica, veloce, inglese, italiana, dolce o salata, poco importa.

Dopo aver dato un'occhio al light breakfast e a quello comfort, oggi voglio battere sul concetto di salubrità che in inglese si traduce con healty. Nella mia ultima proposta per la sfida di questo mese, infatti, ho cercato di bilanciare al massimo i nutrienti (proteine, carboidrati, fibre, grassi, zuccheri, vitamine e sali minerali) strizzando anche un'occhio al gusto!
 
Quindi, uova alla benedict con salsa mornay su base di fast english muffin (fast perchè ho sostituito il lievito di birra con quello a lievitazione istantanea per torte salate, un'ottima alternativa per quando vogliamo gustare una colazione english senza aspettare i tempi di lievitazione), con barrette ai cereali home made, il tutto accompagnato con uno smoothie alla mela verde e kiwi e una bella tazzina di caffè espresso.
 
Healty american breakfast
 

per l'uovo alla benedict con salsa mornay

1 uovo in camicia
500 g di besciamella *
60 g di tuorli
100 g di panna
80 g di parmigiano
sale e pepe
 
per la besciamella*

1 litro di latte intero fresco
80 g di burro
80 g di farina
10 g di sale
noce moscata

Portare a bollore il latte.
In un'altra casseruola far fondere il burro, unire la farina in una sola volta e mescolare.
Far cuocere per circa 2 minuti.
Versare quindi nel latte bollente mescolando con una frusta e continuare la cottura per 10 minuti.
Nella besciamella calda mettere i tuorli, la panna, il parmigiano e regolare di sale e pepe considerando che la besciamella è già salata e il parmigiano conferisce sapidità. Mescolare bene con una frusta.
 
Per l'uovo in camicia, potete trovare il procedimento dettagliato, qui, qui e qui.
 
 
per i fast english muffin - la ricetta è quella di Roberta
 
450 g di farina forte per pane
225 ml latte
55 ml di acqua
7 g lievito di birra secco (io istantaneo in polvere per torte salate)
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale

Impastate tutti gli ingredienti insieme e procedete immediatamente alla formatura degli english muffin stendendo l'impasto a 1 cm e mezzo di spessore, e ritagliando con un taglia pasta tondo di 7 cm di ø i pezzi, reimpastando i ritagli e procedendo fino ad esaurimento della pasta.
Cuocere in padella di ghisa o antiaderente ben calda, 5 minuti per lato.
 
Essendo fatti con il lievito istantaneo in polvere per torte salate, il giorno dopo la cottura perdono un pò in consistenza e gusto, ma se li consumate caldi, sono identici a quelli con il lievito di birra.
 
 
Aprite a metà l'english muffin, mettete sulla metà inferiore l'uovo, nappate con la salsa mornay e guarnite con alcune foglioline di timo fresco.
 
per lo smoothie alla mela verde e kiwi (1 porzione)

1 mela verde granny smith
1 kiwi
2 cucchiaini di zucchero semolato
80 g di yogurt greco
30-50 ml di latte

Sbucciate la frutta, tagliatela a pezzi e inseritela nel boccale del frullatore insieme allo zucchero e lo yogurt greco. Iniziate a frullare e aggiungete a filo il latte fino ad ottenere un composto cremoso, denso, ma non troppo.

Versate nel bicchiere e servite con una cannuccia e una fettina di mela verde a decorare.


per le barrette di cereali

310 gr tra muesli e cereali (io ho usato 110 gr di muesli con frutta secca e 200 gr di cereali)
100 gr di burro
120 di zucchero di canna integrale
3 cucchiai di miele - io di melo RdA

In una padella antiaderente si mette il burro, lo zucchero e il miele e si lascia caramellare. Dopo 8-10 minuti il composto sarà vischioso, quindi sarà pronto.
Preparatevi nel frattempo una teglia rettangolare di 22x24 cm rivestita con carta forno.
 
Mettete i cereali in una ciotola e versatevi sopra il composto, amalgamando bene in modo da distribuirlo tra i cereali in modo uniforme. Versate nella teglia, e lasciate raffreddare bene. Quando sarà ben freddo, potete tagliare le barrette e conservarle o avvolte da carta forno in dispensa, o in un contenitore a chiusura ermetica.

giovedì 24 ottobre 2013

GIOVEDI' GNOCCHI!

Giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa! La più squisita tradizione italiana vorrebbe così.
 
E ogni tanto mi piace rispettarla. Oggi è giovedì, quindi gnocchi.
Mia madre fa degli gnocchi buonissimi, e ogni volta che la vedevo mettere a bollire le patate, preparare la spianatoia e tirare fuori dalla credenza una ciotola ampia di ceramica, lo sapevo: a pranzo avrei mangiato i suoi gnocchi! Mentre schiacciava le patate ancora bollenti direttamente sulla spianatoia, il sugo con le salsicce e le costatine di castrato sobbolliva piano piano: una vera sinfonia per le orecchie.
 
Li avevo fatti una volta, seguendo le sue indicazioni. Il risultato era stato buono, ma la consistenza non era giusta: troppo morbidi. Purtroppo azzeccare la consistenza non è semplice, specie perchè la farina va dosata "a occhio"; mamma mi aveva detto di impastare il tutto con un po di farina, e quando vedevo che l'impasto stava insieme ed era ancora morbido, ma compatto, era pronto.

Il rischio, quando si fanno gli gnocchi, è che, se si è aggiunta troppa poca farina, nel momento in cui li metteremo a lessare in acqua si disferanno: un vero disastro, potete immaginarlo! Mentre se ne aggiungete troppa, gli gnocchi risulteranno gommosi....
 
Per questo, quando un annetto fa ho visto l'inserto di Sale & Pepe "Giovedì gnocchi", in allegato alla rivista, non ho esitato e me lo sono portato a casa. Oltre alla ricetta base, ci sono versioni diverse e molto invitanti, che spero di provare tutte.
 
Gnocchi di patate
 
 
1 kg di patate a pasta bianca
1 uovo
1 pizzico di sale
200 g di farina 00
 
sugo di carne
 
Lessate le patate, scolatele e sbucciatele. Quando sono ancora calde passatele con lo schiaccia patate direttamente sulla spianatoia. Allargate il passato di patate in modo da formare una conca.
Aggiungete al centro il sale, la noce moscata e l'uovo, sbattendolo leggermente e amalgamandolo alle patate. Iniziate ad aggiungere la farina, incorporandola mano a mano alle patate, e staccate le patate che resteranno attaccate al piano di lavoro aiutandovi con una spatola.
 
Continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto liscio, che non si attacca alle mani o al piano di lavoro; se necessario, durante la lavorazione potete aggiungere dell'altra farina, spolverandola sul piano, ma fate attenzione a non aggiungerne troppa, altrimenti gli gnocchi una volta cotti resteranno gommosi.
 
 
Raccogliete l'impasto in una palla, e iniziate a prelevare da essa delle porzioni di impasto che lavorerete con le mani, fino ad ottenere dei filoncini lunghi e sottili, della circonferenza di un paio di cm.
 
 
Fate più filoncini e ravvicinateli, quindi tagliateli a 1-1,5 cm, e passateli nella farina, così non si attaccheranno tra di loro.
 
 
Cuocete in acqua bollente salata finchè gli gnocchi non torneranno a galla. Scolateli con una schiumarola e condite con abbondante sugo di carne e una bella spolverata di parmiggiano.

lunedì 21 ottobre 2013

COMFORT AMERICAN BREAKFAST

Non mi aspettavo di proporre una seconda versione per la sfida di questo mese del MTC, ma quando ci si mettono anche i sogni a darti man forte.... non bisogna far altro che lasciarsi trasportare dall'istinto. Qualche notte fa, infatti, ho sognato che io e Ale eravamo emigrati proprio negli Stati Uniti d'America.. e indovinate un po' dov'eravamo? In un caffè a fare colazione!

Praticamente ho sognato di essere partita in fretta, il giorno dopo aver pubblicato il post sull'american breakfast, senza cellulare, senza pc, senza aver preparato con cura la mia valigia e essermi portata dietro i miei vestiti o tutte le mie scarpe! Non ricordo il perchè di una partenza tanto frettolosa, ma la colazione.... quella colazione la ricordo molto bene! Scrambled eggs, pane tostato, bacon, pancakes con sciroppo d'acero, succo d'arancia e quella sorta di bibitone che gli americani si ostinano a voler definire come caffé.
La preoccupazione principale era: "cavolo, sono senza computer, e ora come faccio a gestire il blog?!".

Stavolta, mi sono crogiolata un po di più nel gusto pieno dell'american breakfast, aggiungendo qualcosa, e togliendo qualcos'altro. Ho aggiunto alla mia colazione due buonissimi cinnamon toast - che entrano a pieno diritto nella mia lista di comfort food -, l'uovo alla benedict, sostituendo però alla salsa olandese una salsa chantilly (ovvero una salsa ottenuta partendo da una base di maionese alla quale si aggiunge la panna montata) e all'english muffin di base, un cornbread muffin. Inoltre ho scelto di aggiungere una tazza di hot cocoa milk - una vera rivelazione per quei momenti in cui hai bisogno di qualcosa di caldo, senza esagerare però con le calorie - e del succo d'arancia.

Una colazione che sicuramente sceglierei per quei giorni in cui mi sveglio un pò così, con il bisogno di una coccola in più, che sia il mio oggetto transizionale tra una notte di sonno avvolta nel piumone e una giornata dall'aria fredda, di quelle che ti fanno rispoverare il cappello di lana e diventare il naso rosso rosso.
 
Comfort american breakfast 
 

per l'uovo alla benedict
 
1 uovo in camicia
salsa chantilly*

per i corn bread muffin (per 12 muffin)

125 gr di burro fuso
187 gr di farina gialla
125 gr di farina 00
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di lievito per torte salate
1/2 cucchiaino di sale
1 punta di cucchiaino di bicarbonato di sodio
125 ml di latticello (io latte parzialmente scremato)
2 uova medie
 
per la salsa chantilly*
 
4 cucchiai di maionese (meglio se fatta in casa, io lo ammetto, ho barato!)
2 cucchiai di panna montata 
 
per il cinnamon Toast - per porzione
 
2 fette di pane bianco
burro q.b.
20 g di zucchero (io di canna integrale)
1 cucchiaino di cannella in polvere
 
per l'hot cocoa milk - per ogni tazza
 
2 cucchiai di panna fresca
1 cucchiaino raso di zucchero
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
125 ml di latte parzialmente scremato
1 marshmallows

Primo passaggio: preparare i cornbread muffin. La ricetta è la stessa che ho usato per il cornbread con il quale ho accompagnato il chili.

Preriscaldiamo il forno a 200° e imburriamo leggermente le cavità di una teglia da muffin, spolverandole leggermente di farina. Nella ciotola del mixer misceliamo le due farine, il sale, il lievito per torte salate e il bicarbonato di sodio. A parte battiamo le due uova leggermente insieme al latticello (io ho usato il latte). Fondiamo il burro in un pentolino e lo lasciamo intiepidire.

Con il mixer azionato, aggiungiamo la miscela di uova e il burro e lasciamo amalgamare finchè il composto sarà omogeneo: risulterà molto morbido, tranquilli va bene così. Riempite le cavità per 2/3 della loro capacità, inforniamo e cuociamo per circa 25-30 minuti, finchè, facendo la prova stecchino questo ne uscirà pulito. Sfornate e tenete in caldo.

Secondo passaggio: la salsa e le uova. L'uovo alla benedict, come già accennato qui, è un uovo in camicia, nappato con una salsa olandese o comunque un'altra salsa, il più delle volte a base di uova. Stavolta io ho fatto una salsa chantilly, ovvero ho amalgamato 4 cucchiai di maionese con 2 cucchiai di panna fresca montata - ovviamente non zuccherata - ottenendo una salsa leggermente acidula, ma molto soffice e morbida, dal gusto meno intenso rispetto alla salsa olandese.

Per le uova ho nuovamente seguito il procedimento di Roberta: in una casseruola da 24 cm di diametro, versate circa 5 cm di acqua e scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola (l'acqua dovrà essere a 80°).

Rompete le uova in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, eliminando quelli con il tuorlo rotto.

Versate delicatamente le uova, una alla volta, sulla superficie dell'acqua, lasciando che vadano dolcemente a fondo. Lasciate abbondante spazio tra un uovo e l'altro, cuocendone non piu' di tre o quattro alla volta. Lasciatele cuocere indisturbate per 3 o 4 minuti, usando una spatola di gomma per staccare delicatamente le uova dal fondo della pentola, se fosse necessario.

Con un mestolo forato togliete le uova dall'acqua, una alla volta, scolandole molto bene e se dovete servirle subito, tamponate il fondo del mestolo con un pezzo di carta da cucina per assorbire tutta l'acqua in eccesso. Potete conservarle in frigorifero fino a 3 ore, avendo l'accortezza di deporle su un piatto coperto di carta da forno. Al momento di servirle, bastera' scaldarle per 35 o 40 secondi in acqua in leggera ebollizione.
 
 
Terzo passaggio: i cinnamon toast. Fate dorare in forno le fette di pane bianco da ambo i lati. Nel frattempo mescolate in una ciotolalo zucchero e la cannella. Sfornate, imburrate leggermente e corpargete con lo zucchero unito alla cannella. A questo punto potete: o mangiarlo o fare un ulteriore passaggio in forno per avere un toast leggermente caramellato (io l'ho ripassato in forno, e una volta sfornato - muoia Sansone e tutti i Filistei - ho spolverato ancora un po con lo zucchero). Il toast va servito tiepido/caldo, quindi se avete ancora qualche preparazione da fare, tenetelo al caldo.
 
Quarto passaggio: l'hot cocoa milk. Mettete a scaldare il latte in un pentolino, dovrà essere molto caldo, ma non bollire. Nel frattempo, in ogni tazza, mescolate 2 cucchiai di panna, 1 cucchiaio di zucchero e 2 di cacao cacao (in alternativa potete farlo nel bicchiere del frullatore a immersione per creare una specie di crema densa e spumosa). Quando il latte sarà caldo, versatelo nelle tazze e mescolate. Otterrete una bevanda mediamente densa, ma gustosissima e avvolgente: un'ottima alternativa alla cioccolata calda, quando non si ha troppo tempo di star li a mescolare nel pentolino. Completate ogni tazza con un marshmallow intero o tagliato a pezzi più piccoli o se preferite con della panna leggermente montata. 
 
 
Assemblate ora il piatto: tagliate a metà il muffin, posizionate su di esso l'uovo in camicia e nappate con la salsa chantilly. Accanto, mettete i cinnamon toast. Servite insieme all'hot cocoa milk  e del succo d'arancia.
 

venerdì 18 ottobre 2013

AMERICAN BREAKFAST: WHY NOT?

La colazione all’americana o american breakfast risente molto della colazione all’inglese, ma la sua caratteristica è quella di unire sia il salato che il dolce. Praticamente si portano in tavola vari piatti salati come uova, bacon, prosciutto, formaggi, legumi e toast imburrati, insieme a piatti dolci come pancakes con sciroppo d’acero, muffins, caffè allungato all’americana, - che per noi italiani, estimatori della "tazzurella di caffè", è davvero una cosa imbevibile - tè e succo d’arancia. Una colazione veramente sostanziosa che permette di arrivare fino a cena dedicando al pranzo un a pasto molto leggero.

Negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede il termine brunch; esso deriva dall’unione delle parole breakfast + lunch = brunch. Durante i fine settimana o le festività le famiglie si ritrovano riunite per una specie di pasto che è la via di mezzo tra la colazione e il pranzo. Ci si alza con calma e tra le dieci e le dodici viene servito il brunch; in quell'orario è troppo tardi per la colazione e troppo presto per il pranzo, quindi è perfetto per il brunch, durante il quale si mangiano cose dolci e salate tipiche della colazione all’americana. Ultimamente anche in Italia si trovano spesso e volentieri bistrot, bar e ristoranti che servono il brunch unendo alla tradizione della colazione all'americana, alcune prelibatezze italiane come cornetti, cappuccino, caffè espresso ecc.

Tornando però alla vera protagonista di questo post, se ordinate il famoso breakfast negli Stati Uniti d'America vi verrà servito un immancabile succo d’arancia, frutta fresca, cereali con latte freddo, toast imburrati, uova al tegamino, bacon fritto, patate fritte o altri legumi, talvolta salsicciotti o prosciutto cotto e per finire, dolci quali pancakes con sciroppo d’acero oppure muffin con caffè o tè. Questo tipo di colazione ha origini antichissime in quanto risale alla tradizione coloniale dei contadini e dei pionieri, soprattutto del West. Era infatti abitudine e buona norma, prima di andare a lavorare per l’intera giornata, assicurarsi il giusto nutrimento e le dovute energie già alla mattina presto, anche perchè il pranzo era assai misero e leggero (e molto spesso veniva addirittura saltato) e pertanto si sarebbe dovuta attendere la sera per mangiare nuovamente qualcosa di sostanzioso e di caldo - un pò come succedeva nelle campagne italiane, dove si faceva colazione abbondantemente e si consumavano affettati, salumi e formaggi, latte, pane e olio, frutta secca ecc..
 
In queste abitudini antichissime si riflette ancora oggi il comportamento alimentare degli Americani: colazioni sostanziose, pranzi fugaci e leggeri, cene abbondanti. Ovviamente questa colazione risulta più leggera se fatta appena alzati prima di andare al lavoro, ma spesso gli americani consumano questo pasto in un locale, dopo essere usciti di casa.
 
E dopo aver preparato la mia versione per la sfida lanciata da Roberta di questo mese del MTC, che ha come tema proprio l'american breakfast, ho capito perché questo pasto viene consumato fuori casa: dopo aver finito di mangiare vi renderete conto di aver sporcato tutte le pentole possibili ed immaginabili, tirato fuori ogni stoviglia dal cassetto e ridotto la cucina ad un campo di battaglia. Dio benedica la lavastoviglie!

La mia proposta per un'american breakfast abbastanza tradizionale, ma decisamente "leggera" prevede: uovo alla benedict con salsa olandese, english muffin, pancakes con sciroppo d'acero e uno smoothie ai frutti di bosco. Passiamo quindi alle ricette; cercate di starmi dietro, che a 'sto giro è impegnativo!!
 
"Light" american breakfast
 
 
per due persone
 
per le uova alla benedict
 
2 uova in camicia
salsa olandese*

Potete seguire due metodi per fare le uova in camicia, uno è quello che ho spiegato qui, che è il metodo classico, con il vortice; l'altro è quello suggerito da Roberta, che ho provato e che vi riporto di seguito.
 
In una casseruola da 24 cm di diametro, versate circa 5 cm di acqua e scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola (l'acqua dovrà essere a 80°).
Rompete le uova in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, eliminando quelli con il tuorlo rotto.
Versate delicatamente le uova, una alla volta, sulla superficie dell'acqua, lasciando che vadano dolcemente a fondo. Lasciate abbondante spazio tra un uovo e l'altro, cuocendone non piu' di tre o quattro alla volta. Lasciatele cuocere indisturbate per 3 o 4 minuti, usando una spatola di gomma per staccare delicatamente le uova dal fondo della pentola, se fosse necessario.
Con un mestolo forato togliete le uova dall'acqua, una alla volta, scolandole molto bene e se dovete servirle subito, tamponate il fondo del mestolo con un pezzo di carta da cucina per assorbire tutta l'acqua in eccesso. Potete conservarle in frigorifero fino a 3 ore, avendo l'accortezza di deporle su un piatto coperto di carta da forno. Al momento di servirle, bastera' scaldarle per 35 o 40 secondi in acqua in leggera ebollizione.
 
per la salsa olandese* ricetta di Roberta
 
4 tuorli
il succo e la scorza grattugiata di 1/2 limone
1 pizzico di sale
120 g di burro fuso, meglio se chiarificato
 
Vi riporto prima il metodo di Roberta (1° metodo), e di seguito quello che ho utilizzato io (2° metodo).
1° metodo: in una ciotola di acciaio o che comunque sopporti le alte temperature, mescolate energicamente i tuorli con il succo di limone e un pizzico di sale. Ponete la ciotola sopra una pentola con acqua in leggera ebollizione: la ciotola non deve toccare l'acqua! Mescolando continuamente, fate scaldare i tuorli, poi versate a filo il burro fuso, sempre mescolando. Continuate a mescolare, in modo delicato e costante, fino a quando la salsa si sara' rappresa. Aggiustate di sale e pepe, unite anche la scorza grattugiata e servite subito.
2° metodo: (dal libro "Scuola di Cucina" de Le Cordon Bleu, Academie d'Art Culinaire de Paris) mettete i tuorli e l'acqua nel contenitore riscaldato di un mixer con le lame in metallo. Azionate la macchina, e a filo versate dall'apertura in altoill burro tiepido chiarificato. Unite infine il succo di limone e il sale.
 
per gli english muffin (io ho fatto un terzo della dose di Roberta e ho ottenuto 6 muffin)
 
450 g di farina forte per pane - manitoba
225 ml di latte
55 ml di acqua
7 g di lievito di birra disidratato
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale
 
In un pentolino, unite il latte e l'acqua e fate intiepidire a fuoco dolce. Versate il lievito nel liquido insieme ai due cucchiaini di zucchero, mescolate rapidamente con una forchetta o una piccola frusta per far sciogliere il lievito e lasciate riposare per una decina di minuti, finche' in superficie si sara' formato un sottile strato di schiuma.
 
Setacciate la farina in una terrina e versate nel centro il liquido con il lievito, mescolando dapprima con una forchetta e poi con le mani, incorporando a poco a poco la farina fino a che avrete un impasto non troppo sodo. Versate l'impasto sul piano di lavoro infarinato e incorporate a questo punto il sale. Impastate energicamente per almeno dieci minuti, unendo pochissima altra farina se dovesse risultare troppo appiccicoso. Alla fine dovrete ottenere un panetto liscio e vellutato.
Ungete una di burro una capace ciotola, rotolateci dentro il panetto e ponete a lievitare in luogo tiepido per almeno un'ora o finche' non sara' raddoppiato di volume.
 
Rovesciate nuovamente l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e appiattitelo con le mani, facendo uscire tutta l'aria, fino ad uno spessore di circa 1,5 cm, ma non di piu'.
Con un taglia biscotti di 7,5 cm di diametro, ricavate dei dischi di pasta che metterete su una placca da forno infarinata. Rimpastate i ritagli e ricavate altri dischi fino ad esaurimento della pasta. Lasciate riposare i muffins per 15/20 minuti, coperti da un panno o da un'altra teglia rovesciata.
 
Scaldate a fuoco medio una padella antiaderente a fondo spesso o, ancora meglio, se l'avete, in ghisa.
Disponeteci 4 muffins alla volta, riducete la fiamma e fateli cuocere per 4 o 5 minuti per ogni lato.
Devono rimanere molto soffici e non seccarsi, ma se avete l'impressione che non si siano ben cotti all'interno o sui bordi, potete trasferirli in forno a 180 gradi e farli cuocere per altri 3 o 4 minuti.
Sono ottimi appena caldi, ma se vi avanzano potete aprirli a metà, tostarli e consumarli - anche il giorno dopo - con della confettura a piacere.

 
Assemblate le uova alle benedict in questo modo: tagliate in due un english muffin, posizionate sulla metà inferiore l'uovo in camicia, nappate con la salsa olandese, mettete accanto la metà superiore e servite.
 

per i pancakes
 
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero
4 cucchiai di farina
1 punta di cucchiaino di estratto di vaniglia
latte q.b.
un pizzico di sale
la punta di un cucchiaino di lievito per dolci
 
in più ci servirà
 
sciroppo d'acero (io Top Acero, Fabbri)
un ricciolo di burro

Si sbatte l'uovo con lo zucchero, si aggiunge la farina, il lievito, l'estratto di vaniglia, il sale e il latte, poco alla volta. La pastella deve essere densa.

Scaldate a fuoco medio una padella antiaderente facendo sciogliere al suo interno una noce di burro.  Quando sarà rovente, abbassate leggermente il gas e versate al centro un mestolino di pastella.
Lasciate cuocere. Quando la superficie sarà cosparsa di "buchini" e i bordi ambrati, è il momento di girarla per cuocere l'altro lato. Far dorare e impiattare. Impilate nello stesso piatto 4 o 5  pancakes (i miei erano di circa 8 cm di diametro. 
 
 
per lo smoothie ai frutti di bosco
 
250 ml di latte scremato freddo di frigo
150 g circa di frutti di bosco surgelati
 
Versate nel bicchiere del frullatore gli ingredienti Frullate ad alta velocità fino ad ottenere un composto omogeneo e denso. Servire subito.
Potete eventualmente aggiungere due cucchiai di zucchero, all'inizio della preparazione, se vi piace un gusto più dolce.
 
 
Ho aggiunto inoltre, un bicchiere di succo d'arancia senza zucchero, per accompagnare il tutto - ma non l'ho fotografato.

Buon risveglio!!
 

lunedì 14 ottobre 2013

TRECCIA DI PANE DOLCE CON NOCCIOLATA, PER BIMBI GRANDI E PICCINI

Una premessa è d'uopo, prima di passare alla ricetta di oggi. Ho avuto il pc K.O. per una settimana e più a causa di un virus, che fortunatamente è stato debellato prontamente da Ale. La paura di perdere documenti e foto è stata immensa, sembra davvero assurdo da dire, ma in questo pc c'è tutta una vita, e perdere definitivamente i dati in esso contenuti sarebbe un vero choc! Per fortuna tutto si è risolto e quindi ho potuto continuare ad utilizzarlo anche per scrivere questo post, al quale passo senza ulteriori indugi.

Se la colazione è il pasto più importante della giornata, altrettanto importante è anche la merenda, soprattutto per i più piccoli di ritorno magari dalla scuola dopo una giornata piena, o prima di dedicarsi alle attività extrascolastiche.

Io che di piccoli non ne ho, preparo colazioni e merende per il mio bimbo grande, Ale, che nonostante sia negli enta, è ghiotto da morire. Mi basta fare qualsiasi cosa che abbia al suo interno il cacao o il cioccolato, e ne divora a palate. Ultimamente sta scoprendo anche le confetture, il chè, visto che mi diletto a farne diverse in casa, mi da veramente soddisfazione.

Mi metto però nei panni di tante mamme, che vorrebbero per i loro pargoli delle merende sane, sfiziose e golose, evitando però di sacrificare dei soldini - e a volte anche le papille gustative - per acquistarne di confezionate, senza tuttavia metterci un pomeriggio interno per farne una in casa.
La ricetta che vi propongo è quella per un pane dolce, farcito con la Nocciolata RdA, che trovo sia un prodotto meraviglioso perchè totalmente biologico e senza conservanti, coloranti e aromi artificiali.
 
Il pane dolce, l'ho fatto altre volte, ed è una ricetta che per semplicità, gusto e storia (si tratta infatti del pane dolce dello shabbat di tradizione ebraica) mi ha conquistato sin dal primo impasto: qui potete trovare le precedenti versioni con mele uvetta e cannella, gocce di cioccolato extrafondente, lamponi e confettura di lamponi e confettura di mele cotogne home made
Con questa dose potrete realizzare due pani, da farcire a piacere, io ho farcito entrambi con la nocciolata.
 
Treccia di pane dolce con nocciolata
 
 
500 g di farina 00
2 uova medie (circa 60-62 gr con il guscio)
100 g di zucchero
20 g di lievito di birra (io 7 g di lievito di birra disidratato) 
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 g di sale


un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
granella di zucchero


Io ho impastato con il Ken, con il gancio.
Per prima cosa bisogna sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e con un cucchiaino di zucchero, e lasciar riposare per 10 minuti, fino a che si formerà una schiumetta. Poi si setaccia bene la farina, quindi aggiungiamo ad essa lo zucchero e il sale.
Con il gancio impastatore in azione, aggiungiamo prima tutti i liquidi e poi un uovo alla volta fino a completo assorbimento. L'impasto sarà pronto quando si stacca dalla ciotola, lasciandola pulita.
 
Lasciar lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre. Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. Spargere il ripieno su ognuna delle 3 parti.

 
Arrotolarle poi sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti", unirli da un capo e cominciare ad intrecciare. A questo punto possiamo lasciare la treccia così com'è o darle una forma tonda. Una volta pronta, si mette su una teglia antiaderente unta d'olio e leggermente infarinata (ho scelto di fare una treccia ho utilizzato una teglia da plum cake lunga 32 cm, in modo che la forma si mantenesse in cottura) e si lascia lievitare per altre due ore.
 

Prima di infornare si sbatte un tuorlo d'uovo con un cucchiaio d'acqua e si pennella la superficie, spolverando poi con la granella di zucchero. Infornare per 15-20 minuti a forno rigorosamente STATICO e già caldo a 200°.

 
Si mantiene perfettamente per 4-5 giorni, a patto che la conserviate al riparo dall'aria.
 
Con questa ricetta partecipo al contest Rigoni di Asiago "Bimbi a tavola, le ricette più gradite ai bambini".
 
 

venerdì 4 ottobre 2013

CINNAMON ROLLS, LA RICETTA PERFETTA!

Io sono a dieta - e sfido chiunque a dirlo, perchè nonostante ciò a casa mia la cucina non è mai chiusa - ma mi capita lo stesso di sentire il bisogno e la voglia di un dolcino appagante, avvolgente, confortante.. ecco, questa è la parola giusta: confortante, un vero e proprio comfort food. 
 
Nel mio comfort food ideale ci sono due ingredienti principi: le mele e la cannella; se poi me li mettete insieme, posso anche spazzolare tutto da sola (a costo di digiunare per un giorno intero dopo).
La torta di mele è forse uno dei miei dolci preferiti, ma se parliamo di un dolce da mangiare caldo, i cinnamon rolls appena sfornati sono la mia rovina. Per la serie, se devo sgarare, lo voglio fare una volta sola e bene.
 
La ricetta con cui li facevo prima, che potete trovare qui, non mi soddisfaceva appieno perchè la farcitura era poca e si perdeva un po' in cottura, mandando l'appellativo "sticky" (buns), con cui normalmente sono conosciuti questi dolcetti americani, a farsi benedire.
Poi ho scovato la ricetta di Giallo Zafferano, e memore del successo ottenuto con la loro ricetta per il rotolo di nutella, ho provato la loro versione: un successo su tutti i fronti. L'impasto innanzitutto non prevarica il ripieno, che non solo è abbondante, ma rimane anche li dov'è, regalandovi ad ogni morso "urla di piacere"!
Il segreto sono i riposi in frigo, prima di tagliare in pezzi il rotolo farcito e prima della cottura, che assicurano una forma impeccabile e il ripieno perfettamente al suo posto.
 
Se siete drogati come me di cannella dovete provarli: sono una rivelazione!

Cinnamon rolls
ricetta di GialloZafferano
 
 
Ingredienti per 15-16 cinnamon rolls

250 g di farina 00 + per la spianatoia e la lavorazione
250 g di farina manitoba
200 ml di latte
70 g di zucchero
80 g burro
2 uova medie - io 1 grande + 1 tuorlo
4 g di lievito di birra disidratato (se fresco 12 g) - io disidratato 1 bustina, ovvero 7 gr
1 bacca di vaniglia oppure 1 bustina di vanillina - io 0.6 g di aroma naturale di vaniglia
1 cucchiaino di malto (o miele)
6 g di sale

per la farcitura
 
100 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
35 g farina 00
3 cucchiaini di cannella in polvere
150 g di zucchero di canna - io demerara

per spennellare

1 uovo medio
2-3 cucchiai di panna liquida fresca (o latte)

per la glassa

100 g di zucchero a velo
acqua bollente q.b.
3-4 gocce di aroma cannella oppure in polvere q.b.

Prepariamo il lievitino con 50gr di farina 00, 50 di manitoba (prese dal totale delle farine), il miele, il lievito e 50 gr di latte (sempre presi dal totale del latte) intiepidito. Impastiamo e lasciamo in una ciotola coperta di pellicola a raddoppiare di volume - ci vorranno circa 40 minuti.

In un pentolino mettete il restante latte, la vaniglia (se usate la bacca, incidetela, raschiate i semini e mettetela in infusione nel latte, quindi una volta pronto il composto, eliminate il baccello), lo zucchero e il burro, e lasciate intiepidire a fuoco bassissimo. Il burro deve rimanere cremoso e comunque non deve sciogliersi completamente.
Ora, nella ciotola della planetaria - ma potete impastare anche a mano - mettete le farine rimanenti, e azionando il gancio, versate a filo il composto di latte e burro. Ora aggiungete il lievitino a pezzi, e lasciatelo incorporare. Solo a questo punto aggiungete le uova, una alla volta, e lasciate incordare l'impasto per una decina di minuti, spolverizzando se necessario i bordi della ciotola con della farina per non far attaccare il composto.

Lasciate lievitare fino al raddoppio.

Per la farcitura, mescolate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero di canna, la cannella e la farina (ero dubbiosa in merito alla farina nella farcitura, ma posso dirvi che la quantità esigua non si sente al palato e invece aiuta a tenere insieme la farcia rendendola anche un po' cremosa) e tenetelo da parte.

Una volta che l'impasto sarà ben gonfio lo rovesciamo sul piano di lavoro infarinato, e lo stendiamo con il matterello fino ad avere un rettangolo di 30 x 35 circa. Stendiamo al centro la farcitura, lasciando un paio di cm di spazio libero da tutti i lati. Con l'albume dell'uovo tenuto da parte (il tuorlo ci servirà dopo per spennellare), spennelliamo i bordi liberi e arrotoliamo partendo dal lato lungo, avendo cura di lasciare la chiusura nella parte inferiore.

Avvolgete il rotolo nella pellicola, ben stretto, e mettete in frigo per un'ora - in questo modo, quando andrete a tagliare, terrà la forma.
Trascorsa l'ora di riposo in frigo, togliete il rotolo dalla pellicola, posatelo sul piano di lavoro e tagliatelo a fette spesse 2,5 cm. Io ho usato un filo da cucito per tagliarlo.. in questo modo la forma rimane perfetta! Ho fatto scorrere sotto il rotolo il filo, all'altezza dove intendevo tagliare, quindi ho "chiuso" il filo nella parte superiore, come se volessi annodarlo, mandando il capo destro del filo verso sinistra e quello sinistro a destra: il taglio è netto e le fette sono perfette - un metodo infallibile per i lievitati, ve lo assicuro.

Adesso il procedimento dice di adagiarli nella teglia, coprire con pellicola e far lievitare per 1 ora a temperatura ambiente fino al raddoppio. Io invece ho saltato questo passaggio e mi sono diventati enormi lo stesso!


Ho messo le teglie con i rotolini direttamente in frigo, per 1 ora circa, in modo che il burro si solidifichi e non scappi da tutte le parti in cottura (questo passaggio non è da sottovalutare, perchè una volta cotti rimangono belli compatti, piuttosto piatti e ben lievitati, invece che crescere a montagnetta al centro). Se li tenete oltre un ora ancora meglio!!

Spennellate i cinnamon rolls con il tuorlo battuto con poco latte o panna e infornare a forno già caldo a 180° per 15-20 minuti o in forno ventilato già caldo per 10-15 minuti.

Preparate la glassa con lo zucchero a velo e un paio di cucchiai di acqua bollente. Potete diminuire o aumentare la quantità di acqua a seconda se desiderate una glassa più morbida o più sostenuta.
Sfornate e lasciate intiepidire. Glassate a piacimento e servite tiepidi.
 
 
Alcuni li ho cotti e mangiati subito. Uno l'ho mangiato stamane riscaldato in forno per 5 minuti a 60°, alcuni li ho congelati crudi, per ogni evenienza: quando ne ho voglia li metto ancora congelati nella teglia rivestita con della carta forno e inforno a forno freddo impostando la temperatura a 180°; dop 20-25 minuti sono pronti!

Me ne sono venuti 12, a differenza dei 16 pronosticati... ma sono strabuoni. Ho trovato la mia ricetta perfetta!!

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