Una premessa è d'uopo, prima di passare alla ricetta di oggi. Ho avuto il pc K.O. per una settimana e più a causa di un virus, che fortunatamente è stato debellato prontamente da Ale. La paura di perdere documenti e foto è stata immensa, sembra davvero assurdo da dire, ma in questo pc c'è tutta una vita, e perdere definitivamente i dati in esso contenuti sarebbe un vero choc! Per fortuna tutto si è risolto e quindi ho potuto continuare ad utilizzarlo anche per scrivere questo post, al quale passo senza ulteriori indugi.
Se la colazione è il pasto più importante della giornata, altrettanto importante è anche la merenda, soprattutto per i più piccoli di ritorno magari dalla scuola dopo una giornata piena, o prima di dedicarsi alle attività extrascolastiche.
Io che di piccoli non ne ho, preparo colazioni e merende per il mio bimbo grande, Ale, che nonostante sia negli enta, è ghiotto da morire. Mi basta fare qualsiasi cosa che abbia al suo interno il cacao o il cioccolato, e ne divora a palate. Ultimamente sta scoprendo anche le confetture, il chè, visto che mi diletto a farne diverse in casa, mi da veramente soddisfazione.
Se la colazione è il pasto più importante della giornata, altrettanto importante è anche la merenda, soprattutto per i più piccoli di ritorno magari dalla scuola dopo una giornata piena, o prima di dedicarsi alle attività extrascolastiche.
Io che di piccoli non ne ho, preparo colazioni e merende per il mio bimbo grande, Ale, che nonostante sia negli enta, è ghiotto da morire. Mi basta fare qualsiasi cosa che abbia al suo interno il cacao o il cioccolato, e ne divora a palate. Ultimamente sta scoprendo anche le confetture, il chè, visto che mi diletto a farne diverse in casa, mi da veramente soddisfazione.
Mi metto però nei panni di tante mamme, che vorrebbero per i loro pargoli delle merende sane, sfiziose e golose, evitando però di sacrificare dei soldini - e a volte anche le papille gustative - per acquistarne di confezionate, senza tuttavia metterci un pomeriggio interno per farne una in casa.
La ricetta che vi propongo è quella per un pane dolce, farcito con la Nocciolata RdA, che trovo sia un prodotto meraviglioso perchè totalmente biologico e senza conservanti, coloranti e aromi artificiali.
Il pane dolce, l'ho fatto altre volte, ed è una ricetta che per semplicità, gusto e storia (si tratta infatti del pane dolce dello shabbat di tradizione ebraica) mi ha conquistato sin dal primo impasto: qui potete trovare le precedenti versioni con mele uvetta e cannella, gocce di cioccolato extrafondente, lamponi e confettura di lamponi e confettura di mele cotogne home made.
Con questa dose potrete realizzare due pani, da farcire a piacere, io ho farcito entrambi con la nocciolata.
Treccia di pane dolce con nocciolata
500 g di farina 00
2 uova medie (circa 60-62 gr con il
guscio)
100 g di zucchero
20 g di lievito di birra (io 7 g di lievito di birra disidratato)
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 g di
sale
Nocciolata RdA q.b.
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
granella di zucchero
Io ho impastato con il Ken, con il gancio.
Per prima cosa bisogna sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e con un cucchiaino di zucchero, e lasciar riposare per 10 minuti, fino a che si formerà una schiumetta. Poi si setaccia bene la farina, quindi aggiungiamo ad essa lo zucchero e il sale.
Con il gancio impastatore in azione, aggiungiamo prima tutti i liquidi e poi un uovo alla volta fino a completo assorbimento. L'impasto sarà pronto quando si stacca dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo
in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre.
Stendere su un piano infarinato ognuna delle
parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. Spargere il ripieno su ognuna
delle 3 parti.
Arrotolarle poi sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti",
unirli da un capo e cominciare ad intrecciare.
A questo punto possiamo lasciare la treccia
così com'è o darle una forma tonda. Una volta
pronta, si mette su una teglia antiaderente unta d'olio e leggermente infarinata (ho scelto di fare una treccia ho utilizzato una teglia da plum cake lunga 32 cm, in modo che la forma si mantenesse in cottura) e si lascia lievitare per altre due ore.
Prima di infornare si sbatte un tuorlo d'uovo
con un cucchiaio d'acqua e si pennella la superficie, spolverando poi con la granella di zucchero. Infornare per 15-20 minuti a forno
rigorosamente STATICO e già caldo a 200°.
Si mantiene perfettamente per 4-5 giorni, a patto che la conserviate al riparo dall'aria.
Con questa ricetta partecipo al contest Rigoni di Asiago "Bimbi a tavola, le ricette più gradite ai bambini".
golosa la tua treccia
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