In un pomeriggio di una piovosissima e uggiosa giornata, mentre fuori imperversa il primo temporale invernale, nella mia cucina si respira il profumo del sottobosco.
In forno tostano delle nocciole, sprigionando un'aroma avvolgente, mentre sotto la pentola del bagnomaria l'acqua gorgoglia, ricordandomi che è il momento di iniziare a montare lo zabaione.
La torta che scopro oggi è una torta della tradizione piemontese, che racchiude tutto il profumo delle loro nocciole in un dolce semplicissimo, fatto di soli quattro ingredienti, senza grassi, senza lattosio e pure senza glutine.
Una torta straordinaria che perde le sue origini nelle case dei contadini del piemonte, che la preparavano per Natale, con le nocciole avanzate dal raccolto estivo. Proprio per la sua origine contadina, la ricetta della Torta di Nocciole non era stata codificata; si trovava, infatti, con l'aggiunta di ingredienti diversi con farina o senza, con cacao oppure con ruhm, con il lievito o senza, morbida o friabile.
Solo ai giorni nostri, i pasticceri della zona l'hanno posta sotto un disciplinare auto-imposto, con il nome di Torta Cortemilia, che prevede l'utilizzo dei seguenti ingredienti: Nocciole Piemonte IGP (minimo 35%), uova fresche, zucchero (al massimo in parte uguale alle nocciole), burro (15%) - che nella nostra ricetta però è omesso. Qualche aggiunta è concessa, tra gli ingredienti consentiti ci sono la farina di grano tenero, il lievito, il ruhm e un poco di cacao. Sono, invece, esclusi additivi o altri ingredienti, per preservarne la genuinità e l'essenza semplice.
Solo ai giorni nostri, i pasticceri della zona l'hanno posta sotto un disciplinare auto-imposto, con il nome di Torta Cortemilia, che prevede l'utilizzo dei seguenti ingredienti: Nocciole Piemonte IGP (minimo 35%), uova fresche, zucchero (al massimo in parte uguale alle nocciole), burro (15%) - che nella nostra ricetta però è omesso. Qualche aggiunta è concessa, tra gli ingredienti consentiti ci sono la farina di grano tenero, il lievito, il ruhm e un poco di cacao. Sono, invece, esclusi additivi o altri ingredienti, per preservarne la genuinità e l'essenza semplice.
Torta di
nocciole senza farina
per la torta
200 g di nocciole, tostate e tritate
200 g di zucchero
4 tuorli
4 albumi
per lo zabaione al rhum
4 tuorli
120 g di zucchero
2-3 bicchierini di vino liquoroso (marsala o come in questo caso rhum scuro)
Prima di passare alla
preparazione della torta tout court, è necessario fare un passaggio
preliminare: tostare le nocciole (sbucciate e spellate) in forno per 10 minuti
a 180°. Una volta sfornate, lasciatele raffreddare e tritatele con un mixer
dotato di lame fino a ridurle a una consistenza molto fine, simile a farina.
Ora possiamo montare i tuorli con lo zucchero, con le fruste elettriche o la planetaria, fino ad avere un composto bianco e molto spumoso. Incorporate le nocciole tritate, facendo attenzione a non smontare il composto – io ho eseguito questo passaggio riducendo al minimo la velocità della planetaria, ma se avete paura che smonti, potete farlo anche con una spatola in silicone. A questo punto montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli al composto con le nocciole con l’aiuto di una spatola, mescolando dall’alto verso il basso.
Ora possiamo montare i tuorli con lo zucchero, con le fruste elettriche o la planetaria, fino ad avere un composto bianco e molto spumoso. Incorporate le nocciole tritate, facendo attenzione a non smontare il composto – io ho eseguito questo passaggio riducendo al minimo la velocità della planetaria, ma se avete paura che smonti, potete farlo anche con una spatola in silicone. A questo punto montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli al composto con le nocciole con l’aiuto di una spatola, mescolando dall’alto verso il basso.
Essendo senza lievito, il primo
trucco per avere una torta soffice è far incorporare aria al composto,
specialmente durante l’incorporamento degli albumi.
Il secondo trucco è la cottura: utilizzate
uno stampo da 22/24 cm di diametro, ben unto (se siete intolleranti al lattosio
potete utilizzare tranquillamente l’olio, altrimenti il classico burro); la
cottura deve avvenire in FORNO BASSO, preriscaldato, a 160° per 45 minuti, ma
anche un'ora. Controllatela dopo 30 minuti, se è il caso coprite la teglia con
un foglio di alluminio, per evitare che scurisca troppo, ma in ogni caso non
fatela cuocere a temperature alte. Nel mio forno sono stati sufficienti 50 minuti di cottura.
Trascorso il tempo di cottura, tiratela
fuori dal forno quando è ancora umida. Servitela accompagnata da zabaione o con
una bella tazza di cioccolata calda fumante, per compensare il fatto che la
torta è senza grassi. Io ho scelto di accompagnarla con uno zabaione.
In una casseruola lavorate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto bianco e spumoso. Sempre mescolando, aggiungete poco alla volta il rhum. Ponete sul fuoco e cuocete a bagnomaria, a fiamma molto bassa, continuando a mescolare senza far raggiungere l’ebollizione finché il composto comincia a montare. Ritirate subito dal fuoco e lasciate intiepidire.
Trasferite in un portalatte per versarlo su ogni fettina appena poco prima di servire o in ciotoline individuali da mettere accanto a ogni fetta.
Potete trovare questo post sul blog del MTC, qui.
Potete trovare questo post sul blog del MTC, qui.
Ciao eleonora!! (sono la ragazza di Leo!) Che bel blog mi hai fatto venire una fame.. brava!! Sai io anche faccio torte.. ma non sono sicuramente ai tuoi livelli;)
RispondiEliminaBaci.. Giulia :)
Ma ciao! e benvenuta nel mio blog :) So che anche tu e tua sorella vi dilettate! i miei livelli? nemmeno io sono ai miei livelli :D nel senso, non sono una professionista, c'è la volta in cui sforno una meraviglia, altre in cui tiro fuori uno sgorbio... come quella volta in cui avevo messo troppo impasto nella teglia del pan di spagna e ha iniziato a zampillare allegramente da tutte le parti dentro il forno: sembrava avesse vita propria! :) Bacioni!
EliminaNocciole ne ho diverse, ed alcune pure delle mie piante, quelle che crescono sul terreno della Casetta Gialla e che potrei impiegare per farne un dolce semplice ma raffinato come questo.
RispondiEliminaBrava Ele!
Nora