Ovvero quando la pasta di pane si reinventa e diventa un dolce ghiotto, per grandi e piccini.
So di essere latitante da qualche tempo, e chiedo scusa… ma sto per tornare alla carica con tantissime novità! Un nuovo lavoro per me, quello per cui sto correndo dietro alla mia laurea, che mi riempie il cuore di gioia: l’educatrice di asilo nido.
Inoltre sono nell’aria delle collaborazioni che permetteranno a voi e a me di conoscere ricette e strumenti nuovi. Ma di questo parleremo tra qualche giorno……Torniamo a noi!
Questa è in realtà è una libera interpretazione della mia nonna di quelle che sono le pizze fritte napoletane, ripiene di salsa di pomodoro, provola e basilico.
Questa è la merenda semplice che mia nonna paterna, Adalgisa, preparava per i suoi 3 figli: le pizze fritte. Non posso dire di averla conosciuta, perché è venuta a mancare quando ero ancora piccola, però i pochi sfumati ricordi che ho di lei sono quelli di una vecchina con lo scialle di lana sulle spalle, i grandi occhiali beige, e i capelli raccolti in uno chignon.
Papà mi racconta che quando si facevano, in casa era festa: l’odore del lievito, la coperta messa sul recipiente per tenere la pasta al calduccio… e la gara per accaparrarsi la prima, calda, croccante e zuccherina.
Ingredienti:
Olio per friggere
Zucchero q.b
Si prendono delle palline di pasta di pane, e si formano con le mani dei dischi, evitando che si formino dei buchi. Quando l’olio sarà in temperatura si mettono a friggere, tutte insieme o una per volta, facendole dorare da entrambi i lati.
Si tirano su con una forchetta e si mettono a scolare, una per una, tra due fogli di carta assorbente, o carta paglia.
Ma che goduriaaaaaaaaaaa.....
RispondiEliminaposso averla ora questa merenda??? :-)
@Taty: eccerto! passa a casa mia, te le faccio trovare calde calde!!!
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