Esattamente un anno fa, iniziava la mia partecipazione mensile al Menù Turistico Challenge, con i profiteroles.
In un anno, non ho mai bissato una ricetta. Il fatto che abbia fatto due volte la ricetta di Eleonora, credo sia indice del fatto che: uno, ho più tempo da passare in cucina a spignattare, purtroppo o per fortuna; due, la ricetta mi è piaciuta da impazzire, e non vedevo l'ora di rifarla!
La ricetta è sempre la stessa, quella della tradizione ebraica, che ci ha fatto conoscere Eleonora, di Burro e Miele.
Sempre la stessa forma a treccia, ma con ripieni differenti.
Pane dolce del sabato con lamponi e confettura di lamponi
Qui, per la ricetta della base, che sarà sufficiente per due trecce
Per il ripieno
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaio d'acqua
confettura di lamponi (io Fiordifrutta ai lamponi RdA)
lamponi disidratati
semi di anice
Impastiamo come da ricetta, facciamo lievitare per 2 ore, e poi dividiamo l'impasto in due.
Ognuna delle due parti va divisa in 3, e poi stesi i rotolini da farcire.
Su ogni rotolino mettiamo la confettura di lamponi, i lamponi disidratati fatti leggermente rinvenire in acqua fredda e chiudiamo.
Quindi intrecciamo, poniamo su una teglia unta d'olio e lasciamo lievitare per ulteriori due ore.
Dopo la seconda lievitazione, spennelliamo con il tuorlo d'uovo sbattuto leggermente con il cucchiaio d'acqua, e cospargiamo con i semi di anice.
Cottura a 200°, a forno STATICO, per 15-20 minuti.
Pane dolce del sabato con confettura di mele cotogne home made
Per il ripieno
confettura di mele cotogne
semi di finocchio
Per la confettura di mele cotogne
1 kg di mele cotogne abbastanza mature
600-800 gr di zucchero
1 tazza circa di mosto d'uva (il mosto è facoltativo, ma se riuscite a trovarlo e farvelo dare da un contadino o da qualcuno che fa il vino, la marmellata di mele cotogne verrà buonissima)
Si lavano bene le mele cotogne e si tagliano a pezzi, privandole solo del torsolo centrale che è molto duro, anche quando il frutto è maturo.
Si mettono a bollire in una pentola capiente, prima da sole, finchè non si spappano, diciamo circa un paio d'ore. Quindi si passa, o con il tritatutto, o con il minipimer. Poi si rimette nella pentola e si aggiunge lo zucchero, e si fa cuocere ancora, per ulteriori due ore.
Ora vi svelo un piccolo "barbatrucco" che si tramanda nella mia famiglia per evitare che la marmellata bruci o si attacchi al fondo della pentola.
Noi facciamo così: invece di mettere la pentola direttamente sulla fiamma, mettiamo tra questa e la pentola, un mattone refrattario. No, non avete letto male, ho scritto proprio un mattone! :)
Il mattone refrattario fa si che il calore si diffonda uniformemente, e che non arrivi la botta di calore sotto la pentola, facendo si che la marmellata cuocia lentamente, e venga perfetta. Vi garantisco io personalmente il risultato, quali che siano i frutti che mettiate nella vostra confettura!
Una volta pronta, la mettiamo nei nei vasetti già sterilizzati, e capovolgiamo in modo che il calore della confettura, crei il sottovuoto. Lasciamo freddare completamente i vasetti e li rigiriamo il giorno seguente.
Al momento della farcitura dei rotolini, mettiamo al centro di ognuno della confettura di mele cotogne. Chiudiamo, intrecciamo e spennelliamo con il tuorlo d'uovo rimasto; infine cospargiamo con i semi di finocchio.
Cottura sempre a 200° a forno STATICO per 15-20 minuti.
Provatela, con qualunque ripieno vogliate, e non ve ne pentirete!
Provatela, con qualunque ripieno vogliate, e non ve ne pentirete!
Chiudiamo in bellezza...perchè hai chiuso vero? verooooooo? Ma dove lo trovo io il mattone refrattario!! ma che ideona, che bello! Mi piace!
RispondiEliminae mo basta però!
Ciao omonima!!!!!
RispondiEliminaE anche queste due mi stendono! Povera Ele (B&M) che dovrà scegliere tutte queste varianti!
Mi piace tanto quella con i lamponi ma quella con le mele cotogne!!!
Le ho viste sul banco del mercato ed ero stata tentata di prenderle per farne la cotognata per Natale... ma mi sono trattenuta.
Ora me ne pento ma, forse, faccio ancora in tempo a trovarne.
Buona serata.
Nora
PS Tralascio di chiederti dove comprare il mattone refrattario che se mi sente il Martirio .... me lo tira dietro lui....:-)
@Eleonora Colagrosso: Giurin giurello! non ne sforno più: almeno in regime di MTC. Ma la tua ricetta, non la mollo più!! :)
RispondiEliminaPer il mattone.. BOHHH! XD
@TataNora: omonima, mi sa che al prossimo vincitore del MTC farà le sue più sentite scuse, visto il carico di lavoro! :D
Le mele cotogne sono difficili da trovare e ancora più difficili da capire e "trasformare".. la marmellata, ça va sans dire, viene anche senza mattone, ma vuoi mettere prepararla senza preoccuparsi di stare li a girare e pregare in ogni lingua che non si attacchi? praticamente con il mattone te la dimentichi! dai, ce la metto io una buona parola con il Martirio! :)
Mio marito è ingegnere forse un mattone refrattario me lo potrebbe procurare... ;)
RispondiElimina@fantasie: evviva!! ^^
RispondiEliminabellissime, Eleonora! e vedi cosa intendo, quando dico che è tutto un imparare, qui all'mtc? quello del mattone refrattario è un trucco che non conoscevo- eprobabilmente non sono la sola. e' davvero un arricchimento continuo, questo gioco, per tutti e da parte di tutti. E poi ci aggiungiamo le tue versioni, che vanno ad aggiungersi alle decine di proposte "da fare assolutamente", da qui ai prossimi mesi! grazie ancora
RispondiEliminaale
@Alessandra Gennaro: assolutamente si! quella del mattone, te la consiglio proprio: vai a colpo sicuro! :) Grazie sempre e comunque a voi
RispondiEliminaCiao El.eonora, ho seguito il profumo dei tuoi pani per l'mtc e trovo un'abruzzese!! ;)
RispondiEliminaPiacere di conoscere il tuo blog, mi piacciono i due pani, una chicca l'idea del mattone refrattario!
Alla prossima
loredana
Ciao Loredana!! Ebbene si, anch'io abbruzzese.tu di dove sei? Grazie! I pani sono..anzi, erano buonissimi..questo mese ce n'è per tutti i gusti!
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