"La torta margherita è un classico dolce delle feste, che veniva preparato un po' in tutto il nord e centro Italia, almeno fino all'avvento dei ricchi dolci moderni come il panettone e la colomba.
La torta margherita deve probabilmente il suo nome alla forma che assume quando viene tagliata a fette radiali: grazie allo zucchero a velo spolverato in superficie, e alla colorazione gialla dell'interno, dovuto alle uova, assume infatti le sembianze di una margherita, dove ogni fetta di torta rappresenta un petalo.
La torta margherita originariamente era una torta molto povera, a base di farina, fecola, zucchero e uova: niente burro, niente olio, niente lievito. In pratica si trattava né più né meno di un pan di Spagna, cosparso di zucchero a velo in superficie: un dolce leggero e asciutto, ideale abbinato al latte o al caffelatte, oppure a un vino dolce.
Presso molte famiglia c'era il rito dello scambio della torta margherita: gli invitati portavano una torta e ad accoglierli trovavano una torta della stessa specie. L'abilità di confezionamento della torta margherita è tutta nella sofficità, che viene ottenuta montando a neve fermissima gli albumi, e i tuorli insieme allo zucchero, oltre alla cottura che doveva essere controllata a vista." (da cibo360°.it)
Se pensiamo alla torta della nonna, alla torta semplice, quella delle colazioni e delle merende, quale torta ci viene in mente tra le prime? A me senz'altro questa, insieme al ciambellone di mia mamma.
Mia madre non ha mai fatto grandi dolci da che ne ho memoria.
Ogni tanto, un ciambellone, a carnevale immancabili, le sue castagnole, che io e mio fratello aspettavamo con ansia.
Ho anche un ricordo sbiadito di una torta di compleanno per mio fratello, semplicissima, con crema e frutta fresca: ma deve essere stata la prima e l'unica fatta da lei.
Poi a me è venuto il pallino della pasticceria e da allora scendere a casa e trovare un suo ciambellone è davvero rarissimo, ma quando succede, anche se è un dolce comune e semplice, mi fa un piacere immenso: il "suono" della mollica soffice e umida, presa tra le dita è qualcosa che mi porta dritta alla mia infanzia.
Lo stesso "suono" lo si può ascoltare tenendo tra le dita una fetta di questa torta. L'avevo adocchiata la scorsa settimana sul forum di Chiara, e nonostante fossi nel pieno del virus gastrointestinale, non vedevo l'ora di farla.
Oggi, con una mezz'ora di pausa dallo studio, prima di pranzo, sono balzata in cucina e l'ho fatta!
Torta Margherita
Ecco la ricetta, presa da un ricettario Bertolini:
150 gr. di farina oo
150 gr. di fecola di patate
300 gr. di zucchero
150 gr. di fecola di patate
300 gr. di zucchero
75 ml di latte
75 ml di olio di semi
4 uova intere
un pizzico di sale
1 bustina di lievito
la scorza grattugiata di un limone (io ho usato un cucchiaino di estratto di vaniglia naturale)
zucchero a velo per lo spolvero finale
Montare a velocità 6 della planetaria le uova intere con lo zucchero e il sale. Quando il composto risulterà chiaro e spumoso, abbassare la velocità a 1 e aggiungere a filo i liquidi - sale e olio - e quindi procedere con l'incorporo degli ingredienti secchi, un cucchiaio alla volta.
Trasferire il composto in una teglia da 26 cm di diametro, imburrata e infarinata.
Cuocere a forno già caldo, a 180° per 30-40 minuti. Controllare la cottura dopo la prima mezz'ora affinchè la torta non risulti troppo asciutta.
Fate sempre la prova stecchino prima di sfornare.
Una volta fredda, spolverate di zucchero a velo e servite.
Si può farcire, volendo, con confettura di fragole o nutella.
Non l'ho mai fatta, mi vergogno un po' a dirlo, ma voglio rimediare al più presto...con la scusa che piacerebbe ai miei bambini...proverò la tua ricetta!!!! prendo nota!!!
RispondiElimina@Caterina: Sono sicura che piacerà sia ai bimbi, che a te! E' una di quelle torte con le quali vai sul sicuro, sempre! :-)
RispondiEliminaMa tu pensa che mi impelago sempre con torte stranissime e questa, vergogna, non l'ho mai provata...urge porre rimedio :-)
RispondiElimina@Stefania: sarei onorata se provassi la ricetta! ti seguo sempre, e quando non mi fai sbellicare dalle risate, mi stuzzichi con quelle ricettine...tipo i lemon meltaways che mi chiedono di rifare al più presto, tutti quelli che li hanno assaggiati :B
RispondiEliminaUn post molto interessante! Quante cose che non sapevo in merito a questa torta :)
RispondiElimina@Laura: non si finisce proprio mai di imparare.. :-) nemmeno io conoscevo la storia di questa torta, ma sono felice di averla scoperta..
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