Una mela al giorno, toglie il medico di torno!
Quante volte ce l'hanno detto i nostri genitori o i nostri nonni, quando eravamo piccoli e non volevamo mangiare la frutta?
A me è sempre piaciuta e non ho avuto mai problemi a mangiarla. Specialmente le mele!
Mi ricordo la prima volta che mamma acquistò le Granny Smith, verdissime, e dal profumo intenso... non le avevo mai mangiate prima di allora, ma fu amore al primo morso! Ne riuscì a mangiare tre per merenda un giorno: non riuscivo a resistere a quella croccante polpa, acidula e piccante.
Mi ricordo la prima volta che mamma acquistò le Granny Smith, verdissime, e dal profumo intenso... non le avevo mai mangiate prima di allora, ma fu amore al primo morso! Ne riuscì a mangiare tre per merenda un giorno: non riuscivo a resistere a quella croccante polpa, acidula e piccante.
Non vi sto nemmeno a ricordare che il mio dolce preferito è la torta di mele, ne' che i dolci francesi alle mele, come la tarte tatin, sono una vera passione.
Giorni fa, sempre alle prese con il mal di gola, è arrivato un consiglio da parte di mamma, di prepararmi una bella mela cotta, da consumare calda.
La mela cotta evoca quasi immediatamente una degenza in ospedale o una nonnina senza denti... ditemi se sbaglio!!
Giorni fa, sempre alle prese con il mal di gola, è arrivato un consiglio da parte di mamma, di prepararmi una bella mela cotta, da consumare calda.
La mela cotta evoca quasi immediatamente una degenza in ospedale o una nonnina senza denti... ditemi se sbaglio!!
Personalmente, dopo aver superato il ricordo di una mela cotta acquosa e insipida, servita in un vassoietto di plastica sigillato, la mente arriva fino al racconto dell'infanzia di mia madre, quando mia nonna Fedora, specie nelle sere particolarmente fredde dell'inverno aquilano, metteva a cuocere in un grande tegame, sopra la piastra della cucina economica, tante mele sbucciate e tagliate a pezzi, con abbondante zucchero e vino bianco. Le lasciava cuocere coperte, pian piano, fino a quando diventavano trasparenti e l'odore invadeva le due piccole stanze della casa paterna.
Quindi prendeva un bicchiere per ciascuno dei sei figli, lo riempiva con le mele cotte e fumanti e glielo porgeva, invitandoli a consumarle ancora calde.
Una cosa semplicissima, che non solo faceva bene, ma che riusciva anche a dare l'illusione di aver mangiato un dolce elaborato a sei musetti infreddoliti.
Ho pensato di rivisitare la mele cotta in una coppa, arricchita con panna alla mela e caramello, un dolce leggero e semplicissimo per concedersi una coccola in queste giornate fredde e uggiose.
Questa coppa di mele la dedico con tutto il cuore alla mia nonna, Fedora, che il 30 Dicembre 2013 avrebbe compiuto 97 anni.
Coppa con mele e panna alla mela
per 2 coppe
3 mele Granny Smith
3 cucchiaini di miele
un pizzico di cannella in polvere
150 ml d panna da montare
salsa al caramello (io Top Fabbri al Caramello)
Pelare e tagliare a dadini le mele, mettendole a cuocere con due dita d'acqua, lo zucchero e il miele. Lasciate sobbollire finchè le mele saranno morbide, trasparenti e appena sfatte.
Montare quasi completamente la panna e tenerla da parte.
Quando le mele sono cotte, toglietene un paio di cucchiai e frullatele, quindi lasciate raffreddare sia le mele a dadini che la parte che avete frullato.
Quando il composto di mele frullate sarà freddo incorporatelo alla panna, insieme a un paio di cucchiai di salsa al caramello.
Componete le coppe stratificando mele a dadini, panna alle mele, quindi di nuovo mele e panna, terminando con una spruzzata di salsa al caramello.
Servite e gustate senza rimorsi.
carissima Eleonora pensavo di trovare la ricetta dell'mtc e invece trovo questa magnificenza, bravissima e un fine pasto veramente da leccarsi i baffi!
RispondiEliminaMela cotta spolverata abbondantemente di cannella è per me un comfort food caldo e coccoloso. Certo davanti alla panna montata alle mele sono però capitolata! Ma quanto sarà buona????
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