martedì 20 novembre 2012

ARANCI(O)NE PALERMITANE!

"Queste sono arancione" - questa è stata l'esclamazione, accompagnata da occhi strabuzzati, del mio lui quando ha guardato il suo piatto.

Effettivamente credo di aver esagerato con le dimensioni, ma si tratta di una ricetta sicula, come la vincitrice dello scorso mese dell'MTC, Pupaccena, che ce l'ha proposta, e quando al sud si cucina, non ci sono mezze misure!
Come infatti ci racconta attraverso il suo blog "..i palermitani continuano a fare quello che gli riesce benissimo... mangiare! Mangiare sempre, mangiare dovunque, dalla sera alla mattina mangiare-mangiare-mangiare. Tanto dovunque ti giri da mangiare c'è." e a leggere tra le righe del suo blog si viene proiettati in quelle vie, avvolti da mille profumi di dolci, pane, carne, pesce, e arancine.
Arancine che loro mangiano in mille declinazioni possibili, mettendoci di tutto, dalle melanzane, alla nutella. Le classiche sono al burro, di forma ovale, con besciamella, scamorza e cotto, o tonde, alla carne, con ragù al pomodoro con i piselli.
 
E' una preparazione lunga, rituale, come quella per la preparazione del pane dolce dello shabbat, ma una volta nel piatto, ne vale davvero la pena!
 
Ho usato le sue dosi, con le quali otterrete 18 arancine, io, ho dimezzato tutte le dosi, perchè eravamo in pochi a mangiarle.
Provatele in entrambe le versioni, e non ve ne pentirete..
 
Aranci(o)ne palermitane alla carne


 
Aranci(o)ne palermitane al burro
 

 
Per il riso
1 kg di riso originario (alcuni usano il Roma)
2,5 l circa di brodo vegetale (con carota, cipolla, sedano)
una bustina di zafferano
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.

Per il ripieno "al burro" con prosciutto cotto, scamorza bianca e besciamella (per circa 9 arancine)
80 g di prosciutto cotto in una fetta sola e di buona qualità (io di coscia e senza conservanti)
120 g di scamorza bianca
150 ml di latte + 15 g di farina + 10 g di burro + sale q.b. per la besciamella
prezzemolo q.b. (opzionale, qui non c'è)

Per il ripieno "alla carne" con ragù e piselli (per circa 9 arancine)
100 g di macinato di vitello (2° taglio)
100 g di macinato di maiale
100 g piselli freschi o surgelati, ma al netto delle bucce
180 g di polpa di pomodoro
un cucchiaio scarso di concentrato di pomodoro + tre dita d'acqua in un bicchiere
una cipolla piccola, una carota, un gambetto di sedano, una foglia d'alloro
1/2 bicchiere circa di vino bianco per sfumare
olio evo q.b.
sale q.b.

Per la lega (ne resterà molta, ma occorre poter immergere bene l'arancina)
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale

Per la panatura (ne resterà molto anche qui)
700-800 g di pangrattato

Per la frittura
3 l di olio di semi di mais (o comunque abbondante per poter friggere in olio profondo)-

Per il procedimento, guardate il suo blog, qui, perchè è ricco di trucchi e consigli preziosi dalla cottura del riso, alla farcitura, alla frittura delle arancine. Inoltre sul nuovissimo blog del MTChallenge potrete trovare i tips and tricks per la frittura: i dieci comandamenti per fare e mangiare il fritto perfetto, senza problemi, ne' durante ne' dopo.
 
 
Ovviamente, servite e mangiate calde, mi raccomando!

5 commenti:

  1. Ciao Eleonora, arancione , ma...che buone!!!
    Hai fatto bene a dimezzare , dalle mie parti circoleranno arancine fino a Natale!! ;)

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  2. @Loredana: Ciao!! si proprio arancione, erano enormi: ma quant'erano buone!! Se ti serve una mano a smaltirle, fai pure un fischio!! :)

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  3. Hai fatto bene a farle grandi, ce ne mangiamo un paio a testa e non ci pensiamo più, ok? ;-))
    il ripieno è da urlo!
    Francy

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  4. @Francy BurroeZucchero: esatto, un paio a testa.. sempre che ci si riesca a controllare XD

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  5. Evvai che riesco a passare anche da te, prima di schiantarmi sulla tastiera.
    Ti confesserò che erano Arancione anche le mie ... quasi dei Pompelmi!
    Io ho diversificato pensando che sarebbero state troppe ma ho scoperto che me le avrebbero mangiate tutte lo stesso!
    A presto omonima!
    Nora

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